Assestate le componenti politiche del centro sinistra, del centro destra e del Movimento 5 Stelle, a livello nazionale e, pare, anche a livello locale dove, perA?, si avverte maggiormente la perdita di quell’area di centro moderata che, in più occasioni, è stata determinante per il raggiungimento di accordi, di alleanze e, più in generale, di buona politica.
E’ un tema che si vive in queste settimane di grandi trattative per le candidature a sindaco della città di Ragusa, abbiamo voluto chiedere all’on.le Franco Antoci, massima espressione locale dell’area di centro moderata, un parere sull’attuale situazione politica, per sfruttare la sua grande esperienza politica, frutto di anni di intensa partecipazione alla vita del territorio, come Sindaco della città, come parlamentare nazionale e come indimenticato Presidente di quella Provincia Regionale che, di certo, ha vissuto, con lui, gli anni migliori, unitamente alla precedente gestione del Presidente Mauro
Erano gli anni del boom della provincia, del territorio, gli anni di quella felice espressione di ‘isola nell’isola’ che caratterizzA? un periodo di grande sviluppo e di crescita in tutti i settori, un periodo nel quale, appunto, l’area di centro moderata era determinante sullo scenario politico come, forse, sarebbe auspicabile lo fosse ora.
Che ruolo potrebbe svolgere l’area di centro moderata nell’attuale scenario politico locale ?
Ho cercato di mettere assieme le varie realtàciviche locali che si richiamano ad un’area di centro moderata, qualcuna magari orientata più a sinistra, altre orientate e destra, per fare sintesi su una proposta unitaria di candidatura ispirata ai valori civici del centro moderato.
Purtroppo, un tentativo non riuscito, prevalgono i personalismi e le ambizioni personali, prevale una diversificazione di proposte attorno a candidature diverse, alle quali se ne aggiungeranno altre, con una frammentazione tale che porterA? ad avere più candidati, si riproducono scenari già visti in passato, si farè il gioco dei partiti e dei movimenti che saranno molto più compatti nell’esprimere una candidatura.
Tempi duri, quindi, per la ricostituzione di un centro moderato, a livello nazionale e regionale, come pure localmente.
Tentativi ce ne sono stati, anche a livello nazionale, ma sono tutti falliti, la politica non è più quella portata avanti da partiti radicati sul territorio, oggi prevalgono i nomi sui simboli, la ricostituzione di una forte area di centro A? quanto mai difficile.
La gente vorrebbe questa realtA?, da noi la maggior parte degli elettori si riconosce in questa area moderata, ma, purtroppo, mancano i riferimenti unitari.
Cosa ne pensa del paventato arrivo di un ‘papa straniero‘ o della candidatura di espressioni della società civile?
Proposte legittime, ma occorre verificare la qualitA? dei personaggi, l’ipotesi presupporrebbe, perA?, che qualcuno di quelli che hanno avanzato la candidatura facesse dei passi indietro, dai contatti che ho avuto penso che questa disponibilitA? non c’A?, aggiungere un’altra candidatura di questo tipo potrebbe essere anche accettato dalla gente ma occorrono i passi indietro che, mi pare, non arriveranno.
Vede difficile una sintesi nel centro destra?
La sintesi è auspicabile ma difficile, un quadro più chiaro e definito ci sarà dopo le elezioni politiche, con la forza dei voti che ogni forza politica riuscirA? a dimostrare si potrA? capire di più, anche la sinistra potrebbe far emergere una candidatura, sulla base del consenso ottenuto
Noi, come Movimento Civico Ibleo, non intendiamo proporre e aggiungere una nostra candidatura, a quelle già sul tavolo, valuteremo quella da appoggiare, stiamo lavorando ad una nostra lista, che vogliamo abbastanza forte, appoggeremo poi chi mostrerA? di voler condividere i nostri programmi, dopo che avremo valutato attentamente la credibilitA? del candidato scelto.
State preparando un programma?
Non servono programmi per la nostra città, articolati, lunghi, difficili.
Occorre puntare le attenzioni sul centro storico, su come far ritornare le famiglie, su come rendere più vivibile il centro, attraverso una politica urbanistica che offra lo spazio per rendere operativo un piano particolareggiato, accessibile, vivibile, servirA? promuovere le attività economiche in centro e attivare iniziative a sfondo culturale e per i beni culturali, oltre alle essenziali infrastrutture e ai servizi per rendere più vivibile la città, pochi punti che devono essere portate avanti da uomini capaci che devono saper calare questi programmi essenziali in azione amministrativa, non solo farne momento di disquisizione teorica.
Un suo autorevole pare sulle emergenze del territorio, aeroporto, Ragusa ‘ Catania e autostrada.
L’aeroporto deve essere assolutamente mantenuto in vita: la provincia con i fondi ex INSICEM ha attuato un piano strategico che prevede il collegamento dello scalo con la Ragusa Catania e uno anche con l’autoporto di Vittoria, un progetto completo al quale si aggiunge il collegamento dell’autostrada al porto di Pozzallo per collegare le strutture importanti del territorio.
Purtroppo tempi lunghi, articolati, che si scontrano con le difficoltA? burocratiche, ai quali si aggiungono le difficoltA? gestionali dell’aeroporto per i costi notevoli che rendono difficile la piena operativitA? dell’aeroporto che, per ora, non dimentichiamolo, vive solo grazie ai voli di Ryanair.
Intersac in liquidazione pone seri problemi, Comiso non volle cedere un 15 % ai Comuni del territorio, preferA? vendere al privato che ora non intende ricapitalizzare, ma Comiso va salvato a tutti i costi, Catania deve creare un rapporto privilegiato per lo scalo, occorrono voli dedicati su Roma e Milano per rendere appetibile il servizio che altrimenti fa rivolgere le attenzioni sullo scalo etneo.
Non ci sono altre alternative, i Comuni non hanno fondi sufficienti, né tantomeno la ex provincia regionale può ulteriormente intervenire.
La Ragusa Catania A? come l’Araba Fenice, pare si tocchi con mano l’inizio dei lavori che svaniscono nel nulla, occorre arrivare ad unno sbocco perché l’arteria, come ho detto, favorirebbe lo sviluppo di Comiso e il collegamento fra i due scali aprirebbe potenzialitA? forse inespresse.
Per l’autostrada i fondi ci sono, i problemi sono delle imprese ma ritengo siano superabili, con il completamento del tratto Modica Scicli si arriverA? alla provinciale per Marina di Ragusa e allora servirA? realizzare il progetto del raddoppio della provinciale che permetterebbe un rapido collegamento con l’autostrada dal centro città.
Tre snodi essenziali per il territorio che consentirebbero ipotesi di sviluppo e di crescita, occorre vigilare affinché nessuna opportunitA? venga tralasciata per ridurre i tempi e definire le opere.