Se Ragusa esce al testa altissima da questa finalissima play off, Schio ha poco da festeggiare perché, con una grandissima società, un palmares di eccellenza, un allenatore andato a prendere fuori confine e un collettivo da invidiare, nonostante l’età di qualche elemento, ha dovuto soffrire fino agli ultimi minuti di gara 5 per avere ragione di una squadra meno titolata e con una rosa, ora lo possiamo dire, cortissima, alla quale, con buona dose di follia, si è voluto affidare il compito di partecipare al campionato e di reggerne le sorti anche nei momenti meno fortunati.
Una squadra che, cammin facendo, abbiamo ritrovato senza play, quello titolare derubricato a rimpiazzo e il sostituto non certo all’altezza del ruolo di play titolare, Spreafico indisponibile per la prima parte del campionato, Valerio gravemente infortunata, durante una partita di Coppa, con la sola Formica come cambio valido e con una Consolini che, come oggi, ha dato un grande contributo di gioco ma ha dimenticato la via del canestro che, un tempo, conosceva meglio.
Dicendo tutto questo non c’è il minimo accenno di critica a nessuno delle atlete che hanno dato, tutte, il massimo dell’impegno e delle possibilità tecniche e fisiche, per venire incontro alle necessità della squadra, un collettivo che, come abbiamo sottolineato più volte, ha raggiunto traguardi finali insperati e impensabili.
Come pure, anche non condividendo alcune scelte, o meglio solo quella sulla Gorini, nulla si può eccepire sul lavoro dell’allenatore e dello staff tecnico che sono riusciti ad ottenere tantissimo da una squadra spremuta per i tanti impegni di campionato e di coppa che si sono susseguiti a ritmi insostenibili.
La passione dei tifosi e degli addetti ai lavori è stata alla fine violentata dai mestieranti della emittente televisiva scelta dalla lega, (volutamente scritta in minuscolo), che per un semplice temporale sulla zona di emittenza del segnale della trasmissione diretta della partita, ha interrotto la diretta della gara ad inizio di quarta frazione, ricominciando a trasmettere solo a due minuti dalla fine, senza minimamente degnarsi di avvisare su cosa fosse successo, iniziando a trasmettere calcio e pubblicità.
Il coloratissimo, e intasato di pubblicità dominante, sito della lega parla di successo del basket femminile ma riteniamo che, fino a quando le scelte saranno quelle come sulla emittente televisiva per le dirette nazionali, c’è poco da gioire e l’interesse dedicato dai media nazionali costituirà ancora il termometro della effettiva valenza del movimento, acclarata dalle presenze sui campi e dallo spazio sulla stampa che conta.
Nessun comunicato né di scuse con i tifosi, né di protesta nei confronti della lega, per l’interruzione di un evento nel momento clou di gara 5, a pochi minuti dalla sirena finale del campionato, elementi che potrebbero far propendere verso l’interesse per discipline più organizzate.
Nessuno si è preoccupato di mettere a disposizione una registrazione del terzo quarto della partita, un semplice file video, indisponibile dal momento che gli ‘scienziati’ quando c’è la diretta TV non provvedono allo streaming, possibilità tecnologica molto più affidabile delle emittenti di paese, già con mezzi tecnici inadeguati per riprese minimamente degne di questo nome.
La gara aveva inizio sul filo del più assoluto equilibrio, al primo allungo di Ragusa, sul 5-11, rispondeva Schio con due triple, Dotto e Myem, poi era Consolini protagonista di un gioco da tre punti, ancora Dotto conquista il pari sul 14-14. Si chiude sul 15 18, grazie ai due canestri di Kuster e Hamby.
La seconda frazione vedeva un netto risveglio della Yacoubou, 6 punti di fila contro due della Consolini, inizialmente, poi la squadra orange ha un periodo di predominio, Ragusa si innervosisce, c’è anche un tecnico alla panchina, del tutto evitabile, per proteste per un fallo della francese su Consolini che tiene a galla Ragusa e contribuisce al vantaggio dell’intervallo sul 30-31.
Punteggio intermedio che rispecchia il grande equilibrio fra le due squadre, con le biancoverdi aggrappate alle orange, concentratissime nel restare agganciate, menomate nel punteggio solo dalla cronica serie di errori su tiri che, se realizzati, farebbero scrivere tutt’altra storia.
La terza frazione risulta disastrosa per Ragusa, un inizio penoso, con tiri da tre che nemmeno sfiorano il ferro, palle perse, entrate allucinanti e forzate, mentre Myem e Anderson piazzano triple che accarezzano solo la retina. La Passalcqua riesce solo ad aggiungere 9 punti al bottino di inizio quarto, Schio arriva a chiuder sul 48-40.
La quarta frazione vede Hamby mettere dentro il canestro del – 6, 48-42, mentre Consolini continua a non trovare il canestro da tre punti che, in momenti particolari della partita, potrebbe valere tanto.
Schio allunga sul 57-44, sembra l’epilogo della finale ma Ragusa. pur rimaneggiata e con la serie di errori sulle spalle, sembra un mostro dalle sette vite, riesce a piazzare un parziale di 9 a 0 e si rifà sotto, a -4, sul 57-53, quando ormai, però, comprensibilmente, le forze fisiche e anche mentali sono esaurite.
Yacoubou e Anderson con una tripla decretavano il 62-54 finale.
Onore a Schio che ha saputo riaffermare, comunque, la sua superiorità, onore alle biancoverdi che hanno saputo, comunque, dare filo da torcere alle più quotate avversarie, se si vanno a vedere i tabellini e le statistiche ci si rende conto che non si può sperare di vincere contro una squadra quotata se, purtroppo, leggi Gorini virgola, Spreafico virgola, Formica infotunata, Miccoli virgola, Ndour 4 punti, due sole triple di Soli, con una percentuale totale del 12 % con 2 su 16, Consolini 0 su 5, Spreafico, Hamby e Ndour 0 su 2 e Kuster 0 su 3.
C’è solo da abbassare la testa per la legittima delusione, sperando che i tifosi diano qualche giorno di tempo prima di iniziare il gioco dei commenti sul finale di campionato e sui movimenti di mercato, lasciando spazio, per il momento, solo ai ringraziamenti per tutto quello che di buono, in ogni caso, hanno fatto dirigenza, tecnici e atlete.
Famila Wuber Schio – Passalacqua Trasporti Ragusa 62 – 54 (15-18, 30-31, 48-40, 62-54)
FAMILA WUBER SCHIO: Yacoubou* 15 (7/13 da 2), Gatti, Miyem* 11 (2/4, 2/2), Tagliamento NE, Anderson* 11 (2/4, 2/5), Masciadri, Zandalasini* 7 (3/9, 0/5), Ress, Dotto* 14 (4/6, 2/3), Macchi 4 (0/2, 1/2)
Allenatore: Vincent P.
Tiri da 2: 18/40 – Tiri da 3: 7/18 – Tiri Liberi: 5/8 – Rimbalzi: 38 9+29 (Anderson 8) – Assist: 13 (Anderson 4) – Palle Recuperate: 5 (Zandalasini 2) – Palle Perse: 14 (Yacoubou 4)
PASSALACQUA TRASPORTI RAGUSA: Consolini* 15 (6/8, 0/5), Gorini, Valerio NE, Spreafico, Formica NE, Rimi NE, Miccoli, Soli* 8 (1/4, 2/2), Bongiorno NE, Hamby* 14 (3/9, 0/2), Kuster* 13 (5/11, 0/3), Ndour Gueye* 4 (1/7, 0/2)
Allenatore: Recupido G.
Tiri da 2: 16/43 – Tiri da 3: 2/16 – Tiri Liberi: 16/18 – Rimbalzi: 37 13+24 (Hamby 9) – Assist: 10 (Consolini 3) – Palle Recuperate: 8 (Hamby 3) – Palle Perse: 11 (Kuster 3)
Arbitri: Costa A., Maschio D., Sartori G.