Incontro, in conferenza stampa, della Giunta Cassì che ha riferito dell’attività in questi primi giorni dopo l’insediamento.
Intendimento del Sindaco quello di rassicurare i cittadini sull’attenzione che viene riservata alle due emergenze ritenute prioritarie nella scala di interventi da porre in essere, nonostante le difficoltà oggettive per la mancanza dello strumento finanziario.
Si è subito compreso come il Sindaco abbia contezza delle gravi criticità in ordine alla raccolta differenziata e allo stato del verde pubblico, vorrebbe fare molto di più ma, in mancanza di un bilancio approvato, l’amministrazione è come ingessata.
Ci sono solo 4 dirigenti di ruolo per 12 servizi, oltre al Segretario Generale, trasferito per mobilità volontaria il Ragioniere capo, si deve fare appello alla disponibilità del personale dell’ufficio ragioneria per dipanare le tante matasse trovate sul tavolo.
Lo stile dell’avvocato Cassì è sempre quello di guardare al futuro, senza soffermarsi su quello che è stato fatto dalla precedente amministrazione, senza stare a valutare eventuali responsabilità, ma ad ogni criticità corrisponde qualcosa che non è stata fatta o è stata fatta male, non sempre per sola responsabilità diretta degli ex amministratori.
E’ il caso dell’assenza nel capitolato per la raccolta differenziata dei rifiuti di una voce che contempli la pulitura dei contenitori condominiali o di quelli per le utenze non domestiche, oppure l’errore che ha determinato il grave ritardo nell’avvio dell’appalto, per la forte differenza fra il numero di contribuenti e di utenze effettive che hanno provocato una pianificazione errata in ordine al numero dei mastelli.
Si parla di 33.000 contribuenti e di 46.000 utenze reali, un dato che la dice lunga su come è stato affrontato uno degli adempimenti, forse, più importante della storia del Comune di Ragusa.
Fondamentalmente ottimista, l’avv. Cassì non dispera e ha trovato grande disponibilità nell’impresa che gestisce l’appalto, venuta incontro con grande spirito di collaborazione, coadiuvata da maestranze che, obiettivamente, hanno ridotto al minimo i disagi per l’utenza.
Ciò che appare di sconveniente in città è dovuto all’inciviltà di pochi cittadini che indugiano, ancora, nell’assumere un comportamento al quale sarà inevitabile adeguarsi, per il bene ambientale comune.
E in tal senso l’amministrazione, pur ripromettendosi di impegnarsi per diffondere una cultura appropriata della differenziata, assicura che accanto alla prevenzione sarà condotta una severa opera repressiva per quanti pensano di poter agire fuori dalla legge con l’abbandono sconsiderato e incontrollato di rifiuti, dentro e fuori il centro abitato.
Peppe Cassì ha mostrato di avere le idee chiare, di avere una strategia per superare le difficoltà, e la volontà per superare ogni criticità senza appellarsi alle colpe di altri.
Si sta rivelando anche un comunicatore efficace, i rapporti proficui intessuti in pochi giorni con l’impresa che gestisce la raccolta dei rifiuti, parlano di obiettivi raggiunti con relativa facilità, per un rapporto con la gente, e con quelli che dovrebbero essere gli avversari politici, improntati al confronto efficace e foriero solo di effetti positivi.
Una impressione derivata dall’odierna conferenza stampa, dove anche le sue scelte assessoriali hanno mostrato di operare e di parlare con un linguaggio diverso.
L’altra grande emergenza rilevata da Cassì è quella del verde pubblico, erbacce e sterpaglie infestano la città, non ci sono riserve ad ammettere una situazione assai critica, ma contemporaneamente si dà conto che si è agito subito, implementando il personale dedicato e annunciando che, entro un paio di settimane, si tenterà di tornare alla normalità.
Questo anche grazie all’assessore al ramo, Giovanni Iacono, che ha mostrato un impegno senza soluzione di continuità nei sette giorni dall’insediamento, non solo in città, a Ragusa e a Ibla, non solo a Marina di Ragusa ma anche al Parco del Castello di Donnafugata, che lo stesso Iacono ha descritto in condizioni inaccettabili.
Dai pochi interventi concreti enumerati da Iacono, in conferenza stampa, si è capito che c’è musica nuova a Palazzo dell’Aquila, perché in pochi minuti abbiamo saputo di interventi per la pulitura della vasca della fontana alla villa di Ibla, di interventi a Punta Braccetto, a Cimillà, a San Giacomo, di interventi urgenti, con uno stanziamento speciale, per 13 istituti scolastici che presentano danni alle strutture provocati dalle ultime piogge, con attenzioni per il rispetto del piano per l’amianto (si scopre che anche una struttura della protezione civile ha la copertura con lastre di amianto), con interventi nei cimiteri, con progetti di eliminazione delle barriere architettoniche, con il miglioramento del servizio di trasporto interno ai cimiteri con auto del comune e, addirittura, con il progetto di fornire il servizio di piccole vetture elettriche.
Anche il dott. Rabito, sopraggiunto ad incontro avviato, reduce dall’incontro all’Azienda Sanitaria con il Commissario e con i genitori dei bambini autistici, in un breve intervento ha fatto capire di quali collaboratori si può avvalere il sindaco Cassì, al contrario, forse, del suo predecessore che proprio nelle limitate capacità e competenze di più di un esponente della sua giunta trovava le maggiori difficoltà per amministrare al meglio.
Con rara chiarezza e precisione chirurgica, l’assessore Luigi Rabito ha fornito un quadro esaustivo della questione centro autistico e ha accennato anche al problema dell’apertura del nuovo ospedale come mai era stato fatto prima.
Per il centro per l’autismo, il dr Rabito, da esperto del settore medico, ha parlato di un centro all’avanguardia, di una struttura di eccellenza, come poche ce ne sono in Italia, ottimamente diretta dal dr Morando, primario di neuropsichiatra infantile che dedica la sua professionalità agli utenti con particolare dedizione.
Obiettivo del centro quello di intercettare i piccoli pazienti della fascia di età fino a sei anni, periodo nel quale è più facile affrontare i disturbi dello spettro autistico.
Il personale educativo era inquadrato, fino al 30 giungo con contratti CoCoCo, purtroppo non rinnovabili, grazie alla mediazione del dott. Rabito, che ha fatto fronte alle forti sollecitazioni delle famiglie per mantenere lo stesso personale per evidenti motivi di continuità, il Commissario si è impegnato per cercare di trovare una soluzione amministrativa che possa soddisfare gli utenti, nel contesto delle norme vigenti.
Sollecitato ad intervenire anche sulla questione dell’apertura del nuovo ospedale, per la quale il sindaco, in precedenza, aveva fatto intravedere possibilità di soluzione per una definizione delle varie questioni ancora aperte, il dr Rabito, anche in questo caso ha fornito un quadro chiaro della situazione.
Direttamente interessato in quanto primario dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione, ha riferito di notizie informali sulla positiva evoluzione della vicenda.
E’ in programma un incontro dello stesso dr Rabito e del Sindaco con il Commissario, dr Ficarra, per fare il punto sulla situazione, si parlerebbe di una simulazione per la seconda settimana di settembre, finalizzata, soprattutto, alla verifica delle attrezzature e degli impianti.
Luigi Rabito si è detto consapevole delle enormi difficoltà per lo spostamento di due ospedali, che impone un adeguato cronoprogramma con appropriati sistemi di sicurezza.
Un processo che deve avvenire per gradi e che, si deve riconoscere, a suo tempo, era stato suggerito dal dr Giovanni Iacono, nella sua qualità di Presidente regionale e vicepresidente nazionale di FederSanità ANCI.
Concreto anche l’impegno dell’assessore Giuffrida che ha voluto sottolineare l’impegno per la totale funzionalità dei servizi a Marina di Ragusa, nel particolare periodo di avvio della stagione di villeggiatura, con attenzione per l’accessibilità alle spiagge, mentre è in atto una attenta ricognizione degli uffici per predisporre atti e provvedimenti propedeutici al Piano Regolatore Generale e al Piano Particolareggiato dei Centri Storici, da tutti ritenuti strumenti essenziali per il rilancio della città e dei centri storici in particolare.
Con altrettanta chiarezza l’assessore ing. Giuffrida ha parlato della emergenza pavimentazione di viale dei Platani, causata dalla scelta di dedicare i fondi a disposizione per il completamento di alcuni impianti sottostrada.
Dopo che si era arrivati, a fatica, all’appalto per la ripavimentazione, un inopinato ricorso ha bloccato l’avvio dei lavori, mentre si pensava di poter intervenire entro fine luglio, molto prima dell’inizio dell’anno scolastico, se non si arriva ad un accordo stragiudiziale con il ricorrente, se ne riparlerà a fine settembre.
Animate da massimo impegno si sono mostrate anche il vicesindaco Licitra e l’assessore Salamone: l’assessore allo sviluppo economico, non pressata da emergenze, si è già dedicata ad attenzionare il progetto di Agenda Urbana e quello del GAL, entrambi portati avanti in sinergia con il Comune di Modica, oltre a guardare con particolare attenzione all’iter per la metropolitana di superficie.
La dott.ssa Salamone ha espresso l’impegno per predisporre gli atti riguardanti gli strumenti finanziari, da approvare nel più breve tempo possibile, ma non prima di due o tre mesi, mentre ha esternato la sua delusione per l’impossibilità di intervenire in tema di turismo e di spettacoli perché, senza bilancio approvato, non ci sono fondi a disposizione e si dovrà contare sulle iniziative già programmate dalla precedente amministrazione.