di Maria Strazzeri
Singoli elementi di una stessa esistenza. L’uomo nel tempo che gli appartiene scatola entro cui si muove…
In un piccolo vicolo dal sapore antico, all’ingresso di Ragusa Ibla, si trova questo particolare immobile esteso verticalmente su tre livelli fuori strada. L’ingegnere Vito Frisina è stato incaricato della ristrutturazione e dell’adeguamento della costruzione secondo i parametri definiti per le attività ricettive. Il desiderio dei proprietari era, infatti, quello di creare una struttura che potesse accogliere tre ospiti, in un luogo che ispirasse un senso di tranquillità e accoglienza dove trascorrere le vacanze. Quattordici giorni per creare il progetto, dodici mesi per realizzarlo e quattro persone al lavoro per rendere reale il sogno dei committenti. Tutto è iniziato dall’analisi della struttura e dal suo consolidamento: a partire dalle fondamenta con la realizzazione del vespaio sino al rifacimento totale del tetto di copertura, per il quale è stato riutilizzato il materiale dismesso non deteriorato. Modifiche di messa in sicurezza sono state apportate anche sul prospetto principale in corrispondenza di alcuni punti critici della muratura: per le parti in calcare tenero a vista, che si presentavano in cattivo stato di conservazione con un evidente presenza di croste nere, depositi superficiali e parti erose, è stata necessaria un’accurata pulizia delle porzioni interessate mediate acqua nebulizzata a bassa pressione e spazzolature con successiva applicazione di uno strato di protezione. L’applicazione di un nuovo strato di intonaco civile tradizionale traspirante e di uno di finitura e tinteggiatura hanno dato all’esterno una ventata di freschezza. Per gli interni, l’ingegnere Frisina si è trovato davanti una vera e propria sfida: distribuire gli spazi, costruire dalla a alla z gli impianti tecnologici e i servizi igienici rispettando le norme vigenti per le strutture ricettive e le prescrizioni imposte dal D.M. 236/89 in materia di barriere architettoniche. Entrando ci si trovava in un spazio dalla forma quadrata di 13 mq alto 2,55 m con affaccio panoramico sulla vallata tramite un balconcino; qui sono state erette delle pareti e realizzato un primo servizio che garantisce l’accessibilità e lo spazio minimo di inversione di marcia per persone su sedie a rotelle, oltre alla possibilità di accostamento frontale al lavabo e il raggiungimento dei sanitari. Il vano, ristretto, servirà come stanza di passaggio che permetterà, tramite una scala mono rampa, di accedere al piano inferiore e a quello superiore. Il piano sotto strada, composto da un vano di 12 mq, alto 2,55 m ospita adesso un’accogliente camera da letto con accesso ad un giardino di pertinenza. Il primo piano di 36 mq è stato completamente rivisto con la creazione di un antibagno da cui si accede al servizio vero e proprio, anche questo nel rispetto dei parametri che segue il primo, e una comoda stanza da letto con cabina armadio. Particolare attenzione è stata data agli intonaci, che all’atto dei lavori presentavano ampie zone di distacco dovute all’umidità di risalita per la quale è stato effettuato un abbassamento della quota di fatto del pavimento, la realizzazione del vespaio, una prima mano di intonaco traspirante, una successiva rasatura e, infine, la tinteggiatura. Particolare distintivo del recupero è stato il mantenimento di una parete in pietra a vista e di alcune colonne portanti. Per la pavimentazione si è scelto un gres con effetto parquet, che abbinato al color panna delle pareti e al bianco brillante dei nuovi infissi esterni ed interni dona allo stabile uno stile elegante e sobrio.
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