“Ho deciso di restaurare a mie spese uno dei dipinti della Chiesa Madre”.
A parlare, Silvia Bracchitta, una giovane restauratrice di Chiaramonte che ha deciso di mettere a servizio della comunità la propria arte e il proprio talento. Laureata all’istituto Spinelli di Firenze, si è specializzata in dipinti su tela e tavola e sculture lignee policrome.
Silvia Bracchitta ha vissuto a Roma, Barcellona e Firenze: “Ora provo a vedere se il mio lavoro è apprezzato anche a casa: oppure vorrà dire che come tutti partirò”.
Una vera e propria sfida, dunque, quella di Silvia Bracchitta. Oggi pomeriggio, si è svolto il primo sopralluogo e l’indagine fotografica. Il dipinto, da restaurare, denominato “Cappella delle anime del Purgatorio”, appare molto compromesso: è visibile ad occhio nudo, infatti, quello che in gergo tecnico viene denominato “effetto craquelè”, ovvero le crepe che si formano con il passare del tempo sul colore. Il progetto di restauro, verrà poi presentato direttamente alla Curia: “Sono pochissimi i dipinti di Chiaramonte ad essere stati restaurati”, spiega Bracchitta.
Incredibile ma vero, considerando soprattutto l’immenso patrimonio artistico, in Italia non esiste ancora un censimento generale delle opere d’arte. Padre Giovanni Nobile, parroco di Chiaramonte, è molto contento dell’iniziativa: “E’ un’iniziativa lodevole sia per la Chiesa che per la comunità. E’ giusto che la sua professionalità venga conosciuta”. Il restauro potrebbe essere completato in un paio di mesi. Silvia Bracchitta spera che il suo possa essere un esempio da seguire: “Magari se inizio io, potrebbe nascere una catena. E chissà, magari farsi avanti alcuni sponsor: si potrebbero restaurare tutti i dipinti della Chiesa”.