I bambini dell’asilo nido cambieranno presto la loro dieta grazie ad un progetto di educazione alimentare. La biologa nutrizionista, dottoressa Floriana Mandrà, ha redatto le tabelle nutrizionali seguendo le linee guida dell’INRAN (istituto nazionale di ricerca per gli alimenti), dipendente dal Ministero delle politiche agricole. Lo scopo del progetto, voluto dal Comune di Chiaramonte Gulfi, è quello di informare i docenti dell’asilo, i responsabili della mensa e, ovviamente, i genitori dei bambini che così potranno continuare a seguire la dieta per i loro piccoli anche da casa. La presentazione è avvenuta la settimana scorsa e la nuova dieta partirà ufficialmente nei prossimi giorni. L’assessore al ramo, Laura Turcis, spiega: “La dieta seguita dai bambini era ormai obsoleta. La vecchia tabella andava sostituita perché ormai non rispecchiava più le nuove linee guida. Per questo, abbiamo deciso di fare un progetto che ha avuto, principalmente, uno scopo informativo”. Tanto per fare qualche esempio, è previsto un maggior utilizzo di pesce, verranno inserite verdure stagionali (quindi sia estive che invernali) e frutta tipica del territorio. Una novità, ad esempio, è l’introduzione del melograno, prima poco usato nelle diete per i bambini. Laura Turcis, inoltre, spiega: “I bambini impareranno a mangiare alimenti di diverse consistenze, oltre ad acquisire nuovi gusti, sin dalla più tenera età”. Altro progetto che riguarda i circa 32 piccoli ospiti dell’asilo nido, invece, riguarda la prevenzione per le malattie che possono colpire gli occhi e la vita. Voluto sempre dal Comune, è stato redatto dalla dottoressa Flora Mondelli, ortottista dell’AIORAO (associazione italiana ortottisti assistenti in oftalmologia) e realizzato anche con la collaborazione del consigliere Giuseppe Savasta. I bambini sono stati tutti controllati, gratuitamente, per individuare possibili malattie dell’occhio. L’assessore Turcis, spiega: “Hanno partecipato all’incontro anche i genitori perché la principale prevenzione comincia da casa. Infatti, dalle abitudini dei bambini, come ad esempio la postura o come viene guardata la tv, è possibile evincere eventuali problemi”.