Per evitare di essere le vittime preferite delle zanzare è necessario proteggersi, e qui entra in ballo la trappola per zanzare, estremamente facile da realizzare.
Ecco come creare una trappola per Zanzare da una bottiglia di plastica per difendersi in maniera efficace senza dover ricorrere a insetticidi o altri rimedi chimici che in qualche modo potrebbero creare qualche piccolo fastidio. L’invasione delle zanzare dipende molto dal clima primaverile, nel senso che il loro numero è in qualche modo direttamente proporzionale alla piovosità del periodo. L’acqua stagnante, cosa che sanno tutti quanti benissimo, è praticamente il letto di coltura perfetto per le zanzare che vi depositano le uova dalle quali poi si formeranno le larve che, successivamente, una volta completato il loro stadio larvale, si trasformeranno definitivamente in zanzare, pronte a banchettare con il sangue del primo malcapitato che avranno la fortuna di incontrare. Le vittime predestinate non sono solo gli umani, ma anche tutti gli altri animali a sangue caldo, per cui non avranno problemi a procurarsi il sostentamento e quindi non avranno problemi a riprodursi ancora. Per evitare di essere le loro vittime preferite è necessario proteggersi, e qui entra in ballo la trappola per zanzare, estremamente facile da realizzare e altrettanto efficace, sia in casa che negli spazi esterni all’abitazione.
Vi sono però persone che solitamente non sono oggetto delle attenzioni da parte delle zanzare, i soliti fortunati verrebbe da dire, che vengono quindi punti molto raramente, solo in casi eccezionali, da qualche zanzara raffreddata il cui olfatto non funziona a dovere in quel momento. Per costoro le protezioni sono del tutto superflue, mentre per gli altri sono necessarie, perché altrimenti una calda serata d’estate potrebbe tramutarsi in qualcosa di poco piacevole, visto che saranno dei veri e propri puntaspilli per le zanzare. Se si vogliono evitare gli insetticidi chimici, i fornellini vari, le zanzariere elettroniche o anche le classiche spiralette, è possibile realizzare, come detto in precedenza, una pratica trappola che aiuterà a risolvere la situazione. Vediamo come.
Innanzi tutto ecco l’occorrente: una bottiglia di plastica da 2 litri, di quelle classiche per acqua minerale, 1 grammo di lievito di birra, 4 cucchiai di zucchero, 200ml di acqua, un cartoncino nero, del nastro gommato nero e un recipiente da utilizzare per riscaldare l’acqua. Per prima cosa occorrepreparare la bottiglia. Questa va tagliata un centimetro al di sotto del punto in cui si restringe, verso il collo per la precisione, avendo cura di fare un taglio uniforme e preciso. Fatto questo fare scaldare l’acqua, meglio se la si fa bollire per una decina di minuti in modo da eliminare tutte le eventuali tracce di cloro o di altro disinfettante che solitamente è presente nell’acqua distribuita dai vari acquedotti locali.
Una volta tolto il recipiente dal fuoco vi si versa lo zucchero e si mescola accuratamente fin quando non sarà sciolto completamente. La soluzione così ottenuta va fatta raffreddare e poi la si verserà nella parte più grande della bottiglia, praticamente la parte inferiore. Fatto questo vi si aggiunge anche il lievito di birra senza mescolare in modo che, per reazione chimica, si produca del diossido di carbonio, CO2, che è poi ciò che attira le zanzare. Fatto questo si inserisce nella metà inferiore della bottiglia la parte superiore, capovolta, con il collo quindi rivolto verso il fondo della bottiglia stessa. Infine si sigilla bene il bodo con il nastro gommato per evitare che il CO2 si disperda e resti concentrato solo verso il collo della bottiglia.
Ora non resta che rivestire interamente la bottiglia con il cartoncino nero, lasciando libera solo la parte superiore. La trappola è bella e pronta. Non resta che posizionarla nel posto adatto, ovvero in un angolo buio, preferibilmente umido. Questa trappola può essere utilizzata anche per l’esterno. In questo caso la sistemazione più idonea è appenderla al soffitto, ad una trave del gazebo, o in altra posizione analoga. Dopo una quindicina di giorni, liberando la bottiglia dal cartoncino, è possibile vedere quanto la trappola sarà stata efficace. Ora non resta che svuotarla, lavarla e prepararla nuovamente, come descritto in precedenza, per poterla utilizzare per un altro ciclo di cattura.