In un contesto economico come quello attuale, caratterizzato da una forte contrazione delle fonti di finanziamento, i fondi europei rappresentano un imprescindibile strumento per finanziare la crescita e lo sviluppo strategico dei territori e delle imprese. La nuova programmazione per il periodo 2014/2020 prevede stanziamenti particolarmente interessanti per settori come la ricerca, l’innovazione e la crescita sostenibile al fine di migliorare la qualità della vita del cittadino. Le novità della futura programmazione Ue 2014-2020 sono state al centro di un seminario formativo tenutosi nella sala “teatro” di piazza Libertà a Ragusa. E’ stato il primo dei sette seminari provinciali, moderato dal presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Ragusa, Giuseppe Cucuzzella (nella foto), oltre che dall’architetto Nino Rotella, avente per tema: «Il regolamento generale Ue 1303/2013; le novità della programmazione comunitaria a valere sui programmi operativi 2014-2020 e il quadro della politica di coesione».
“La nuova programmazione Ue – ha chiarito l’architetto Sebastiano Muglia, coordinatore del dipartimento Lavoro e delle Politiche comunitarie della Consulta degli Ordini degli Architetti della Sicilia – si caratterizza per il suo approccio innovativo rispetto alla destinazione ed all’utilizzo dei cinque fondi di sviluppo Ue, e cioè Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), Fondi di coesione (Fc), Fondo Sociale Europeo (Fse), Fondo europeo agricolo dello sviluppo rurale (Feasr), Fondo europeo marittimo e della pesca (Femp). Il nuovo “quadro strategico comune” fornirà, infatti, una sola fonte di orientamento per i cinque principali fondi di sviluppo della Ue, così da integrare meglio le politiche comunitarie semplificandone le procedure”. “Inoltre c’è da considerare, ed è questo un dato fondamentale sul quale è necessario discutere e confrontarsi – ha sottolineato Muglia assieme al dott. Salvo Di Mauro – che con questo appuntamento si intende avviare in Sicilia un serrato dibattito con le istituzioni tutte sul ruolo delle professioni nell’ottica della futura programmazione europea. Le nuove regole concentreranno gli investimenti su un numero limitato di temi collegati all’obiettivo “Europa 2020”, il progetto strategico di crescita globale della Ue, permettendoci di ottenere risultati migliori”.
Tale percorso formativo avviato dall’Ordine intende offrire strumenti operativi in grado di “leggere” i processi di transizione in atto nella pubblica amministrazione, già inseriti nel quadro della programmazione europea 2007-2013, ormai avviata a conclusione. E allo stesso tempo guardare alla nuova programmazione 2014-2020 per l’ottimale utilizzo delle risorse disponibili. “Con l’iniziativa in questione – dice il presidente Cucuzzella – l’Ordine degli architetti intende fornire ai professionisti e amministratori locali un’importante opportunità per potersi confrontare con affermate expertise nel campo comunitario e nazionale e insieme individuare le buone pratiche e i codici chiave che possano guidare verso un codice comune di accesso per gli enti locali, al fine di metterli nelle condizioni di sostenere l’attuazione e gestione dei nuovi programmi”.