Punta Secca si riscopre come scenario prediletto per i vari generi musicali. Dopo il successo ottenuto con il jazz contemporaneo grazie al festival Oltremente015, sabato sera la borgata a mare di Santa Croce Camerina ha replicato con il Rock Fest che ha coinvolto cinque band d’autore oltre ad appassionati provenienti da ogni dove. E’ stato un modo, inserito nel cartellone dell’Estate kamarinense 2015, per celebrare un genere musicale che può annoverare parecchi appassionati i quali si sono dati appuntamento all’ombra del faro per trascorrere una serata da non dimenticare, grazie a sonorità ben decise che hanno fatto da linea guida all’intera manifestazione. I luoghi di Montalbano, insomma, sono diventati la cornice ideale per la performance di alcuni tra gli artisti che nello scenario di genere della Sicilia sud-orientale sono destinati ad affermarsi avendo compiuto un determinato percorso di formazione musicale e artistica. E così il pubblico ha avuto modo di applaudire gli Schema Zeta di Ragusa che hanno proposto una serie di inediti più un tributo ai Metallica. Grande energia, poi, è arrivata con l’esibizione degli Innerex di Catania che hanno riservato un tributo ai Rammstein dimostrando di essere fini interpreti di uno dei gruppi rock più apprezzati a livello mondiale.
Quindi c’è stato spazio anche per gli Skull goat di Ragusa che hanno regalato un tributo ai Black sabbath e a Ozzy Osbourne mentre, dulcis in fundo, c’è stata l’opportunità di esibirsi anche per i Sacovire di Santa Croce Camerina che si sono cimentati, in maniera stilisticamente ineccepibile, con un tributo ai Muse più l’esecuzione di alcuni pezzi inediti. Il pubblico, inoltre, ha avuto modo di applaudire anche la band dei From Ice to Fire che, arrivata da Modica, ha portato in repertorio brani propri. “E’ stata – dice l’assessore allo Spettacolo, Giansalvo Allù – una grande festa del rock che ha fatto risuonare di musica d’autore gli scorci più suggestivi e gli angoli più affascinanti della borgata a mare di Santa Croce. Per noi era una scommessa che, ancora una volta, abbiamo vinto visto che, dopo il jazz, a Punta Secca è stata data un’altra scossa musicale, stavolta molto forte. Le band avevano un seguito non indifferente di pubblico che hanno animato la frazione in maniera vivace dimostrando che il rock può anche diventare, come in questo caso, occasione di spettacolo. Questo è un festival che, per quanto ci consta, può arrivare lontano nel senso che è un appuntamento senz’altro da ripetere per l’attenzione che ha ricevuto da tutti gli appassionati del genere”. (le foto del servizio sono di Gianni Giacchi)