Fermati 3 scafisti a Pozzallo. Un tunisino ed un marocchino hanno condotto un gommone con 96 migranti a bordo, un egiziano era al comando di un barcone in legno con 428 persone, tutti in grave pericolo di vita. 524, complessivamente, i migranti a bordo di due imbarcazioni, un gommone con 96 persone ed un barcone con 428 migranti. Il gommone era condotto da un tunisino, Tarah Barhoumi, del 92 ed un marocchino, Hassan Ismail del 92, mentre il barcone era comandato da un egiziano Mustapha Hamed, del 47 (tutti nelle foto sotto).



I migranti provenienti da diverse regioni africane (Eritrea, Somalia, Etiopia, Marocco, Egitto, Tunisia e Siria) sono stati ospitati presso il C.P.S.A. di Pozzallo. Ancora una volta sono stati fondamentali gli interpreti che provenienti dalle stesse zone dalle quali sono fuggiti i migranti, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei fermati.
Gli scafisti individuati sono stati resi edotti della possibilità di confessare ed avere in futuro uno sconto di pena ma nonostante tutto si sono chiusi in un mutismo assoluto. I migranti sono partiti da diverse regioni africane per raggiungere la Libia, per poi imbarcarsi per l’Italia con il solito periodo di attesa all’interno di capannoni dove quasi tutti hanno contratto la scabbia.
Dopo un mese di attesa che le condizioni del mare fossero favorevoli sono partiti pagando circa 1.500 dollari cadauno elemento che ha permesso agli organizzatori di incassare quasi 800.000 dollari. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.
Nel 2015 sono 144 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.