Il 25, 26 e 27 dicembre e il 1°, 2, 3 e 6 gennaio il Parco archeologico di Ispica ospiterà la XVIII edizione del Presepe vivente, organizzato dall’associazione Promo Eventi con il patrocinio del Comune di Ispica. La Nascita di Gesù di Cristo e la magia del Presepe rivivono nelle grotte, lungo i sentieri naturali e negli antichi opifici vissuti sino agli anni ‘50 di uno dei paesaggi rupestri più suggestivi di Sicilia, quello di Cava Ispica. La vallata, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia. Nell’area terminale della vallata nel territorio di Ispica, a ridosso della città, numerose sono le testimonianze che attestano la presenza dell’uomo dalla preistoria sino al terremoto del 1693, con una natura che ancora oggi resta incontaminata e che consente ai pochi contadini rimasti di coltivare fiorenti orti. La particolare morfologia della cava, a forma di gola, il tipo di roccia, la posizione naturalmente adatta alla difesa, la prossimità del mare, hanno contribuito a rendere questo luogo uno dei maggiori insediamenti rupestri della Sicilia. Difese naturali erano la vegetazione folta e fitta e il fiume che scorreva in fondo alla valle, guadabile in pochi punti e che divideva la Cava in due parti. Esisteva poi uno sbarramento naturale costituito da un enorme blocco di roccia che chiudeva il passaggio in direzione di Ispica, l’attuale cittadina a Sud della Cava. Successivamente gli abitanti aggiunsero delle vere e proprie opere di fortificazione descritte come una “muraglia megalitica”. Questa zona viene indicata infatti con il nome di “Barriera” ed è proprio questo il cuore del presepe vivente di Ispica, che con quasi sessantamila presenze nelle ultime tre edizioni è una delle manifestazioni più visitate nel suo genere in Sicilia, valorizza al meglio uno scenario naturale inimitabile, straordinariamente vocato all’allestimento presepiale per la sua somiglianza con i luoghi storici della Palestina. Il percorso procede per quasi un chilometro dal centro storico all’area archeologica, tra pareti di nuda roccia illuminate dal fuoco delle torce e dalla luce delle stelle. Ben centoventi figuranti in costume d’epoca, oltre cinquanta tableaux vivants con scene di vita agro-pastorale e botteghe di antichi mestieri, decine di ambienti tra chiese rupestri, rifugi e grotte ripopolati da uomini e animali, tra cui anche un mulino e un antico palmento settecentesco che nell’occasione del presepe viene rimesso in funzione, ripropongono allo spettatore l’atmosfera ideale del Presepe.
La Natività, l’adorazione dei pastori e l’arrivo dei Magi sono riportati nel vivo della civiltà contadina iblea, tra bottai, cannizzara, stagnini, falegnami, carrettieri, maniscalchi, cordai, calzolai, sarti, ricamatrici, mietitori e fabbricanti di sapone e tanto altro ancora. La manifestazione, oltre a valorizzare l’importante sito archeologico, intende richiamare il significato autentico del Natale. Il Presepe vivente di Ispica è realizzato in collaborazione con il Centro incontro anziani e l’Auser di Ispica; la biglietteria funzionerà nei giorni di apertura del Presepe dalle ore 16.00 alle 20.00 e il costo del biglietto è di 3,00 euro a persona mentre i bambini fino a sette anni entrano gratis. Le visite sono prenotabili consultando il sito www.presepeviventeispica.com e chiamando il numero 3333651348 dal lunedì al venerdì.