InK-O-vo è il titolo della mostra inaugurata martedì scorso all’interno dello spazio dedicato agli artisti emergenti in un noto locale di Ragusa, il Prima Classe. La prima esposizione dell’anno con Happy How Art, in cui i protagonisti sono due ragazzi ragusani: un tatuatore Sergio Cascone e un piercer, Gaetano Scribano (nella foto). La mostra è un rebus: sono schizzi a matita che ti riportano alla parola: “il sarto”.
Dall’incontro di questi elementi nasce “La sartoria tatoo & piercing”, una “strana più che ordinaria” bottega-studio che aprirà ufficialmente le porte giorno 8 gennaio in via Sacra Famiglia 7-9. “Il tatoo nasce come un vestito”, ci spiega Sergio che paragona il suo lavoro a quello del sarto: “prendere le forbici, adattare il vestito al manichino e infine il passaggio alla macchina da cucire”. La loro collaborazione è il risultato di una stima reciproca, prima personale, poi professionale, maturata dopo tanti sacrifici ed esperienze lavorative.
Un progetto che covavano da tempo, ma che solo un’unione solida ha permesso di concretizzare. “L’unione fa la forza”, commenta Sergio Cascone e ironizzando continua “questa frase vorrei tatuarmela”. Gaetano Scribano, classe ’82, spiega così la realizzazione del suo sogno: “Ho intrapreso questo mestiere perché amo l’estetica, ho voglia di non avere schemi e rendere normale ciò che agli occhi degli altri sembra essere anormale, come indossare un piercing in un ambiente di lavoro, che è naturale come truccarsi”.
All’interno dello studio, rivoluzioneranno il processo creativo, abbandonando la camera oscura e operando in vetrina (previo il consenso del cliente), in modo da considerare il tatoo o e il piercing una vera estemporanea d’arte. “Unire tatoo all’arte è il nostro punto di forza”, afferma fortemente Sergio e l’umiltà che dimostrano è un’ottima premessa per un successo duraturo.