Un rito che è molto più che un rito. Il gesto di Gesù che lava i piedi ai suoi e lascia, come suo testamento di parola e di esempio, di fare altrettanto tra i fratelli è il significato pregnante della messa “In coena domini” che ieri sera ha caratterizzato il Giovedì santo anche nella parrocchia di Santa Maria di Betlem a Modica. “Anche perché – spiega il parroco, don Antonio Maria Forgione – Gesù non comanda di ripetere un rito, ma di fare come lui, cioè di rifare in ogni tempo e in ogni comunità gesti di servizio vicendevole, non standardizzati, ma sgorgati dall’inventiva di chi ama, attraverso i quali sia reso presente l’amore di Cristo per i suoi. Ogni gesto di amore diventa così «sacramento», cioè visibilizzazione, incarnazione, linguaggio simbolico dell’unica realtà: l’amore del Padre in Cristo, l’amore in Cristo dei credenti”. Insomma, Gesù dà se stesso in cibo: è il sacramento dell’amore. Ecco perché il Giovedì santo, con il suo richiamo «anniversario» all’evento dell’ultima cena, pone al centro della memoria ecclesiale il segno dell’amore gratuito, totale e definitivo. Ed ecco perché lo stesso richiamo è stato ricordato da don Forgione che ha ripetuto il rito della lavanda dei piedi ai bambini. Subito dopo si è tenuta la solenne processione interna sino alla cappella della Reposizione. Un altro momento vissuto con grande intensità dai fedeli.
Oggi, Venerdì santo, è la giornata dedicata al digiuno e all’astinenza. Le funzioni prenderanno il via alle 18,30 con la celebrazione della Passione del Signore caratterizzata dall’azione liturgica e dall’adorazione della Croce. Alle 20, quindi, dalla chiesa di Santa Maria di Betlem, muoverà la processione con il simulacro dell’Addolorata che incontrerà la processione con il Cristo morto proveniente dalla chiesa di San Pietro. I due cortei daranno vita a un unico corteo religioso lungo corso Umberto con la conseguente Via Crucis. Domani, Sabato santo, alle 15, all’interno della chiesa di Santa Maria di Betlem, i portatori animeranno una pratica molto particolare, in vista dell’appuntamento del giorno successivo. Simuleranno, con l’ausilio dei due simulacri, l’incontro e il successivo bacio. Affinché tutto, la domenica mattina, e quest’anno anche in periodo serale, possa funzionare nel modo migliore e senza intoppi. La funzione della solenne eucaristia del Sabato santo, con la veglia pasquale, comincerà, invece, alle 22. Alla stessa farà seguito il rito della Resurrezione di Gesù a mezzanotte in punto. Così come negli anni scorsi, una delle novità introdotte di recente, la domenica di Pasqua, alle 8,30, è in programma un’uscita della Madonna vestita a lutto che effettuerà il percorso nella zona che sorge alle spalle della chiesa. In particolare percorrerà via Sbalzo, via Catena, via Fontana, via Gerratana. E, ancora, via San Marco, corso Mazzini, via Santa Margherita e rientro a Santa Maria di Betlem. Dove alle 9,30 si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Antonio Maria Forgione. Il momento clou della giornata è naturalmente rappresentato dall’incontro tra la Madonna vasa-vasa e il Cristo risorto che daranno vita al tradizionale bacio a mezzogiorno in punto dinanzi al Municipio. Gli altri baci poi dinanzi alla chiesa di San Pietro e dinanzi a Santa Maria di Betlem prima del rientro dei due simulacri. Subito dopo, alle 12,45, si terrà la santa messa. Alle 20, nel contesto dell’Anno santo straordinario della Misericordia, ci sarà la solenne processione serale del Cristo risorto e della Madonna vasa-vasa lungo corso Umberto I e piazza Corrado Rizzone. E’ in programma il bacio sul sagrato del santuario basilica Madonna delle Grazie, luogo giubilare. Al rientro in Santa Maria di Betlem, ci sarà un suggestivo spettacolo pirotecnico. Un’avvertenza. Gli orari della domenica di Pasqua si intendono naturalmente già riferiti all’entrata in vigore dell’ora legale.