Anche oggi , come ormai ogni giorno , un nuovo femminicidio. Oppure violenza, stupri, lesioni gravi, percosse, minacce a donne, compagne, mogli ed ex .
Ma in questo contesto la cosa ancora piu’ grave è che ci stiamo abituando, o meglio, ci vogliono far abituare a tutto ciò, vorrebbero far passare la violenza sulle DONNE come un reato di serie B.
Siamo noi donne che “ ce la cerchiamo” , che potevamo stare attente e vedere con chi ci mettiamo. Per non parlare dei poverini che sono indotti da queste donne che senza ritegno li invogliano a stuprarle. Una ragazzina di sedici anni non si puo’ mettere piu un paio di pantaloncini (in piena estate) perchè dei ragazzi si sentono in dovere di stuprarla e la chiamano ragazzata.
Accogliamo oggi , con queste parole, il libero “sfogo” di Enza Tallarita, direttore della “Casa delle donne” di Ragusa.
“Per il reato di femminicidio in Italia non esiste, non è mai stato contemplato l’ergastolo allora mi chiedo e’ un reato di serie B?
Per ogni violenza usata alle donne, regolarmente denunciata, non e’ mai stata data una pena esemplare, anzi, anche questo è reato di serie B e quindi mi chiedo ci vogliono far abituare a credere che questi reati sono sciocchezze? Che non si puo’ punire un uomo che usa e perpetra violenza su una donna? Che è anzi da compatire o giustificare?
Sarà per questo che ogni giorno le cronache ci riportano storie aberranti di donne picchiate, stuprate e uccise da chi diceva di amarle…
Noi DONNE non ci abituiamo, non ci fermiamo a combattere questa che ormai è diventata una guerra contro quegli uomini che non riescono ad accettare un NO, che pensano che le donne sono degli oggetti che si posseggono e pertanto si possono usare come si vuole. Non ci stiamo a vedere i figli trattati come animali o picchiati perchè cercano di proteggere le mamme.
Le donne da sempre esempio di grande dignità si rialzano e lottano, ma adesso c’è bisogno di leggi più severe! Occorre che i colpevoli siano puniti, che ci sia rispetto per le donne che subiscono due volte violenza , poiché nei processi ritrovano i loro carnefici non puniti e a volte anche assolti.
Noi come “Casa delle Donne” lavoriamo con e per le donne del nostro territorio ed ultimamente è stato più volte scenario di violenze terribili. C’è tanto da lavorare perchè la nostra società, finta perbenista , sta iniziando ad aprire gli occhi e vedere finalmente la cruda realtà. Le donne finalmente iniziano a denunciare ,si sta rompendo quel muro di omertà che da sempre ci circonda e il nostro lavoro di Centro ascolto ha una sua valenza se anche una sola donna denuncia e riesce a venir fuori dal turbinio della violenza sia fisica che psicologica”.
Ricordiamo alle nostre lettrici che “La Casa delle Donne” riceve anche i vostri messaggi privati tramite la pagina Facebook per poi stabilire insieme le modalità di incontro e ascolto.