Ragusa nel mirino. A quanto pare sembra essere lo sport nazionale da qualche tempo in qua. Queste le dichiarazioni rilasciate da Claudio La Mattina (nella foto), delegato provinciale Figc. “La mancata presenza ieri dei tifosi del Calcio Vittoria al “Biazzo” – ex Campo ENAL – di Ragusa, in occasione del derby del Campionato di Promozione fra Città di Ragusa e Calcio Vittoria – afferma La Mattina – è una sconfitta del calcio, un’inutile azione preventiva che nulla apporta alla serenità dei rapporti e di cui, credo, si poteva fare serenamente a meno. Come Delegato Provinciale della F.I.G.C., provo amarezza mista anche ad una certa indignazione per un provvedimento che ritengo non avesse ragione di esistere e chiederò nelle sedi giuste ed opportune le ‘dovute’ spiegazioni perché un provvedimento del genere, non ha radice alcuna sui rischi di ordine pubblico ed appare anche fuori luogo, visto che nella partita di andata l’ingresso agli sportivi ragusani era stato possibile e dopo non si erano registrati incidenti di sorta. Una chiave di lettura neppure troppo lontana alla realtà, mi induce a pensare ad un’offesa per lo sport più bello del Mondo ed anche e soprattutto, ad un’intera comunità, quella vittoriese, fatta di gente appassionata di calcio e composta da persone perbene. Non vedo e non giustifico il perché, pur avendone titolo, gli sia stato negato, aprioristicamente, di assistere alla partita ed io stesso, essendo nato e residente a Vittoria, mi sono attenuto a questa sorta di ‘daspo’ preventivo e non sono andato, ieri pomeriggio, a vedere la partita, essendo ‘reputato’ – come ho scritto sui social- “in difetto e pericoloso come tutti i miei concittadini!!!” .
“Una vicenda amara – prosegue La Mattina – e che ci da il senso compiuto di un provvedimento sbagliato. Ed è oltremodo assurdo come quanto deciso in altre sedi, sia passato in modo silente e passivo sulla testa delle autorità cittadine che dovrebbero difendere in questo caso la dignità calpestata della città e dei cittadini a prescindere dall’importanza e l’interesse sportivo. Chi rappresenta la Città di Vittoria non ha ritenuto di sollevare una sola voce di diniego e di protesta rispetto a questo ‘affronto’ subito da chi ama il calcio a Vittoria, indifeso e calpestato nella sua dignità di sportivo ed appassionato dei colori biancorossi. Una brutta pagina che non voglio chiudere sic et simpliciter ma che voglio abbia una ragione e una giustizia”.