“Queste mura, queste strade, questi palazzi raccontano chi siamo e chi siamo stati”. Inizia così, Giorgio Massari, il suo percorso verso le prossime amministrative. Non cita mai la parola candidato ma è evidente che è il leader indiscusso di questo movimento civico che unisce molte esperienze e diverse correnti: da Sinistra Italiana sino ad arrivare agli ambiti più moderati, passando per i Verdi e gli Ecologisti. Erano in tanti questa sera lì per condividerlo e ad applaudirlo. Una sala gremitissima per l’incontro di “Ragusa Prossima” al Teatro Don Bosco di Ragusa. Il movimento di Giorgio Massari continua il percorso per la costruzione condivisa e comunitaria di un progetto politico ed amministrativo per la città di Ragusa. Al centro della discussione primo fra tutti il tema della rigenerazione urbana: una nuova idea di città che sia smart, sostenibile, sicura, verde e a misura d’uomo.
“La nostra città – dichiara in apertura dei lavori, Giorgio Massari – può e deve tornare ad essere vincente. Ciò potrà avvenire solo se sarà coerente con la sua cultura e la sua identità. La storia così diventa futuro. Ripensare la città significa fondere utopia e reale, l’utopia del virtuale e la concretezza del reale”.
Questo l’obiettivo dell’incontro, che con la coinvolgente relazione dell’Arch. Manganello, ha posto sul tavolo alcuni punti di discussione sostenuti da Ragusa Prossima: la necessità di definire il progetto urbano secondo un’idea di città condivisa, aperta, attenta allo spazio pubblico. Un progetto di città che permetta a tutti i ragusani di vivere nella sicurezza fisica attraverso la riduzione della vulnerabilità sismica e nella sicurezza della vita sociale; una città senza barriere, in cui ogni persona con disabilità possa sentirsi libera; una città ecologica, innovativa, intelligente, che diventi una porta tra Europa ed Africa, tra oriente ed occidente.
“Un futuro per Ragusa è possibile – continua Massari – solo se i ragusani riusciranno a pensarsi come comunità di uomini e di donne legate non solo da una storia, ma da un destino comune. Oggi viviamo in una città individualista. Se vogliamo che le generazioni future possano vivere bene anche a Ragusa, è necessaria una visione strategica che programmi i cambiamenti sin d’ora”. Una visione di città, quella di Ragusa Prossima che ne considera la pluralità di anime: la città della cultura, la città produttiva, la città interconnessa, la città creativa e innovativa, la città del turismo, la città dell’integrazione. Un luogo idoneo per lo svago ed il benessere. In quest’ottica bisogna pensare servizi per gli sportivi adeguati alle esigenze del tempo e immaginare che la città è diritto di ogni persona, per cui è necessario un piano quinquennale di abbattimento di ogni barriera architettonica.
Un piano urbano fondato principalmente su due grandi pilastri: il superamento della distinzione fra centro e periferia e la necessità di fra divenire Ragusa una città Smart al pari di tante in Italia e in Europa. La visione di Ragusa Prossima prevede il coinvolgimento di tutti i cittadini, perché per ottenere risultati concreti e risolvere le istanze dei cittadini che vivono in questa città bisogna partire dall’ascolto delle necessità di ognuno. “La città sarà un impegno di tutti – conclude Massari – consapevoli che i processi decisionali devono essere propri della responsabilità politica ed amministrativa, senza passive accettazioni di logiche economiciste seguendo un’idea di città condivisa, aperta e attenta”.
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