Proclamata per la prima volta dall’Onu nel 2005, si celebra oggi 19 novembre la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”.
Un momento di ricordo e riflessione nonché un contributo per informare e sensibilizzare gli automobilisti al cambiamento delle abitudini negative durante la guida.
Morti, feriti e nel “migliore dei casi” vittime di traumi irreversibili causati da questi terribili sinistri. Ogni anno sono milioni le nuove persone, provenienti da svariati angoli del mondo, che si aggiungono a questa lista nera.
Diventata una delle tematiche più drammatiche, il problema della sicurezza stradale preoccupa parecchio i Paesi Europei.
Quest’anno l’attenzione è rivolta al raggiungimento dell’obiettivo europeo fissato per il decennio 2011-2020, ovvero quello di ridurre del 50% le stragi stradali.
Dalle statistiche Istat emerge infatti che negli ultimi sei anni, la riduzione delle stragi ha raggiunto soltanto il 20%. L’impegno, da qui al 2020, sarà quindi quello di riuscire a ridurre di un ulteriore 30% questi numeri.
Un modo per rendere omaggio alle vittime, alle loro famiglie e alle comunità e ringraziare i componenti delle squadre di emergenza, le forze di polizia e il personale ospedaliero quotidianamente coinvolti in questi drammatici episodi.