Tutti si attendono novità positive dal nuovo anno, non sono da meno gli sportivi, gli appassionati, i tifosi delle varie specialità che sperano di tornare a vedere Ragusa protagonista nel panorama sportivo siciliano e, perché no, nazionale.
L’anno appena passato non ha riservato grandi soddisfazioni per lo sport ragusano, pochissime sono le discipline che vedono protagoniste le squadre locali, non sempre con risultati esaltanti.
La Virtus Eirene, sponsorizzata Passalacqua, che rappresenta Ragusa, e la provincia, nel panorama nazionale, ai vertici della pallacanestro femminile, dopo anni di successi che l’hanno portata anche ad un passo dello scudetto, ha vissuto un anno in chiaroscuro, con un finale di campionato, deludente, una campagna acquisti dal profilo basso e un inizio campionato con 5 sconfitte, nel 2017, che hanno ridimensionato ambizioni di vertice e speranze dei tifosi.
Altra squadra che milita nella massima serie, la pallamano di Andrea Licitra, un altro imprenditore presidente-proprietario-sponsor, formula, forse, che comincia a presentare dei limiti, che all’esordio nella massima serie ha collezionato solo sconfitte in tutte le partite disputate, determinando l’esigenza di una indifferibile svolta che ha come alternativa solo il ritiro o la scelta di serie più abbordabili.
Il calcio, che resta la disciplina principe nell’immaginario collettivo, non offre un panorama calcistico locale degno di questo nome.
Tralasciando le vicende incomprensibili del Ragusa calcio, una squadra fantasma senza dirigenza e senza risultati utili, si sente parlare solo di Marina di Ragusa e di Pro Ragusa, le uniche compagini che hanno una dirigenza in grado di portare avanti un programma che resta solo di caratura comunale come le poche altre realtàdignitose della provincia.
Storia a sé fa il rugby, soprattutto dopo la fusione delle due squadre maggiori del capoluogo, che costituisce il movimento più organizzato a livello societario e, soprattutto, con un Ufficio Stampa che non fa mancare l’informazione sull’attività agonistica anche per le formazioni giovanili e per quella femminile.
La Virtus Ragusa, di basket maschile, tenta di rinverdire i fasti del passato ma, come per tutte le altre squadre del panorama sportivo provinciale, si muove in ambito di campionati regionali con scarso appeal.
Il tutto è condito da una promozione e da una pubblicità per gli eventi sportivi inesistente, anche sui social che sarebbero il mezzo quasi a costo zero.
Un fenomeno che riguarda anche le numerose iniziative di specialità sportive per diversamente abili, scarsamente promozionate e con appuntamenti poco pubblicizzati.
In un’epoca nella quale è pressoché impensabile guardare all’eventuale sostegno pubblico per le società sportive, l’andamento lento del movimento cristallizza anche il fenomeno delle sponsorizzazioni che potrebbe costituire motore di crescita, le discipline sono escluse dalle scuole, solo affidate a iniziative sporadiche degli insegnanti di educazione fisica.
Molte altre discipline sportive sono praticate a livello amatoriale, senza una attività agonistica di rilievo, e senza coinvolgimento del pubblico, impensabile uno sfruttamento dell’attività sportiva in termini turistici.
La speranza dei ragusani per un 2018 che possa essere di rilancio per il movimento sportivo passa per una attività rinnovata del CONI regionale e, segnatamente, di quello provinciale che ha trovato un autorevole e capace personaggio come delegato ma non mostra segnali di politiche nuove e concrete per riportare lo sport protagonista in città e in provincia.
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