Tutti i mali della sanità siciliana venivano addebitati al Partito Democratico, segnatamente per il nostro territorio.
Una sanità, fondamentalmente di eccellenza per le professionalitA? del comparto e la qualitA? dei servizi di medicina e chirurgia, ha sofferto le criticitA? delle strutture e una pessima organizzazione che, spesso, hanno fatto gridare allo scandalo.
La sola redazione del piano della rete ospedaliera e dei piani aziendali ha suscitato solo ilaritA? per gli errori, i refusi e i mancati adempimenti per la Legge Balduzzi.
Una sorta di commedia napoletana ha accompagnato l’iter di questi atti fondamentali: il governo era a guida PD, del PD l’assessore alla sanità, del PD il Presidente della VI Commissione Salute, nominato da Crocetta, e quindi dal PD, il manager che fu protagonista di uno degli episodi meno dignitosi della storia della sanità locale, quel famoso trasferimento farlocco dei reparti ospedalieri dalle vecchie strutture del Civile e del Maria PaternA? Arezzo al nuovo stabilimento ospedaliero di contrada Cisternazzi.
Si scopre ora che niente era in regola, che niente era a posto, ancora non è possibile il trasferimento perché la struttura, in molte sue parti e in molte sue strutture tecniche, non ha le necessarie certificazioni, nulla si è potuto capire delle responsabilità, il Direttore Generale è stato incaricato in altra sede, nell’ambito delle rotazioni dei manager siciliani, il Direttore Amministrativo ha rassegnato le dimissioni, quello Sanitario e i vertici della struttura tecnica dell’Azienda sono ancora al loro posto.
Il nuovo Commissario, il dr Ficarra, ha gestito l’ordinaria amministrazione, facendo trapelare poco sulla questione del nuovo ospedale.
Senza nulla togliere alle sue competenze e alla disponibilitA? derivante dal tratto signorile, nonchA? al suo indiscusso impegno nell’espletamento del mandato, il rinnovo dei vertici del governo regionale e dell’assessorato alla sanità avevano fatto intravedere un possibile passo diverso nella gestione della questione nuovo ospedale.
Si A? attesa, fino all’ultimo giorno dell’anno, una visita dell’assessore, auspicata anche dalla parte politica a lui vicina, perché si rendesse conto della difficile situazione in atto a Ragusa, nonchA? di altre criticitA?, prima fra tutte quella della mancata inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Modica.
Invece nulla, si è saputo solo che, in puro stile ‘vecchia politica’ i vertici delle aziende sanitarie sono stati prorogati fino al 31 marzo, evidentemente per procedere alle nuove nomine sulla base dei nuovi assetti politici nazionali.
Quindi nessun cambiamento, nessuna speranza che le questioni sul tavolo possano essere affrontate svincolate dalla politica, solo in base a scelte basate su buona politica e sfruttamento delle competenze adeguate.
Il nuovo ospedale di contrada Cisternazzi fu al centro della becera contesa interna al PD, che volle impedire l’inaugurazione prima delle elezioni, presumibilmente ora si attende l’esito delle nazionali per chiamare qualche vincitore per il taglio del nastro, le solite storie che, evidentemente, non sono diverse se il governo A? di sinistra o di destra.
Restiamo in attesa, cambiano gli attori, lo spettacolo è sempre lo stesso, di bassissimo livello.
Silenzio assordante sul nuovo ospedale: il PD di Ragusa si rivolge al Prefetto
Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Peppe Calabrese, ha riunito ieri pomeriggio la segreteria del partito per esaminare di...