Ci sono i centri storici che si rinnovano, dove i giovani scelgono di abitare, diventando anche cuore della ripresa economica, altri sempre più disabitati, abbandonati da giovani e anziani.
Una ricerca che non era stata redatta da circa 30 anni, fotografa le città attraverso i suoi nuclei più antichi che sono destinati al declino definitivo senza politiche innovative, senza la ricerca di un equilibrio tra la protezione, l’uso degli spazi pubblici, il mantenimento dell’equilibrio sociale, oltre alla salvaguardia costante dei più importanti monumenti.
Il Presidente dell’Associazione nazionale centri storici artistici, che ha condotto la ricerca con il Cresme, sottolinea che le città storiche sono da sempre le colonne del nostro Paese, nonostante ne ricoprano solo lo 0,05% della superficie, ma gravi minacce incombono sull’equilibrio e la salute dei nostri centri storici: alterazioni degli spazi, spopolamento, usi turistici non sostenibili, crisi del commercio locale, carenza di investimenti.
Necessario un rinnovamento delle politiche su scala nazionale e locale per restituire alle città storiche italiane il ruolo di centro della società e di locomotive dell’economia.
I consiglieri comunali del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola, preoccupati, assumono contezza delle ricerche e arrivano a conclusioni che sintetizzano nel seguente comunicato:
‘Abbiamo letto con molta preoccupazione i dati riportati dall’associazione nazionale Centri storici artistici sullo stato di salute che riguarda, tra i 109 capoluoghi d’Italia, anche quello di Ragusa superiore.
A? un verdetto che non ammette repliche. Ce la passiamo fin troppo male. Frutto di un’inazione politica targata Piccitto che non ha inteso, in proposito, mettere un solo dito nell’acqua calda.
Purtroppo, i risultati, negativi continuano a registrarsi’.
I consiglieri ammettono tutta la loro preoccupazione per il futuro di un’area della città che, cosé com’A?, sembra essere destinata ad ulteriore degrado.
‘Stiamo parlando dell’immobilismo di idee che certifica l’assenza di una visione di città , vale a dire non predisporre i necessari interventi per garantire la ristrutturazione sostenibile delle antiche abitazioni, abbattere e ricostruire ‘le catapecchie’ col ‘Volume zero’, valorizzando il patrimonio architettonico ed artistico, e in questo caso stiamo parlando di un Piano particolareggiato che la precedente amministrazione aveva consegnato quasi già pronto nelle mani dell’attuale sindaco Piccitto e non riusciamo a comprendere come mai sono trascorsi quasi cinque anni senza che sia stato compiuto appena mezzo passo in avanti.
Ce lo spieghiamo in un solo modo: fallimento, l’ennesimo, della politica del sindaco e di questa Giunta.
Non lo diciamo noi. Ma sono le classifiche nazionali ad attestarlo.
Purtroppo, quando le valutazioni arrivano da organismi terzi, i risultati sono pressoché analoghi: Ragusa continua a perdere terreno e occasioni di sviluppo’.
‘Non è possibile ‘ continuano D’Asta e Chiavola ‘ che l’associazione nazionale Centri storici artistici ci bolli come uno dei peggiori capoluoghi d’Italia per quanto riguarda lo stato di salute del nostro centro storico superiore che risulta essere con parecchie case disabitate, senza che i giovani lo vivano, con la presenza quasi esclusiva di soggetti anziani.
Che cosa ha fatto in questi anni Piccitto per cercare di invertire la tendenza? Praticamente niente. L’occasione A? ghiotta per rilanciare una nostra battaglia, insieme a tante altre in questo ambito, sulla necessità di legalitA? nel centro storico in cui si ha a che fare con affitti in nero e case locate in condizioni pietose dal punto di vista igienico-sanitario, volendo garantire con questo non solo sicurezza al centro storico ma anche dignitA? a quelle persone, per lo più immigrati, che attratti dalle condizioni vantaggiose del prezzo, prendono in affitto le case e vivono con famiglie numerose in buchi per 3-4 persone.
Tutto questo porta degrado e insicurezza favorendo, ancora una volta, l’allontanamento dal centro storico e disincentivando chi, invece nel passato, aveva investito in questa zona della nostra città.
Ma ancora, oltre al ‘Volume zero’, chiediamo di favorire con una riduzione delle tasse il popolamento delle zone abitative magari da parte delle giovani coppie e la realizzazione del teatro della Concordia (stoppato clamorosamente da questa giunta ad inizio mandato).
Queste solo alcune delle idee che potrebbero essere messe in campo ma che vedranno il Pd, nella prossima campagne elettorale, inserire come obiettivo prioritario dell’azione di rilancio il centro storico come luogo propulsore della nostra comunitA?.
Non si capirebbe, pertanto, alla luce di questi risultati e di queste valutazioni, perché i ragusani dovrebbero continuare a dare fiducia a questa compagine amministrativa.
Sarebbe l’ennesimo salto nel buio che finirebbe con il determinare il definitivo affossamento della nostra città’.