Ennesima riunione in Comune, nella sala Giunta, per verificare l’iter dei controlli sul servizio di refezione scolastica. Continua il muro contro muro fra amministrazione e una parte dei genitori che reiterano la richiesta di revoca dell’appalto e, in subordine, la sospensione del servizio, qualora i tempi richiesti dalla legge non consentissero una revoca immediata.
La protesta in Comune A? organizzata dal PD cittadino, ma non mancano le lamentele di diversi genitori, per quanto si è, di molto, attenuata la protesta sui social e, addirittura, secondo dati ufficiosi, sembra che circa 700 bambini e 200 insegnanti abbiano, ieri, lunedì, usufruito del servizio di mensa scolastica.
Nel corso della riunione è stato rilevato come sono segnalati ancora dei casi di mancato rispetto delle condizioni previste dall’appalto, ma, come sempre, non risultano denunce circostanziate alle autorità preposte.
In riunione il sindaco, affiancato dal dirigente Lumiera e dall’avv. Boncoraglio, dell’avvocatura comunale, oltre che dall’assessore al ramo, Leggio, ha informato i presenti che si attendono gli esiti degli esami da parte dell’ASP per prendere le decisioni sul caso, dopo che numerosi rilievi sono stati comunicati alla ditta interessata, che ha risposto con le sue tesi difensive.
Il dirigente ha inoltre precisato che, in caso di revoca dell’appalto, occorrono altri 10 giorni affinché l’iter possa essere formalizzato, i genitori presenti sono fermi nel chiedere la revoca immediata, non comprendendo che l’ente non può agire al di sopra delle norme di legge.
Alcuni genitori sottolineano come celiaci e intolleranti rischierebbero, ogni giorno, perché, spesso, il cibo speciale non A? segnalato in maniera opportuna, altri non comprendono come una ditta, che in passato ha avuto diversi contenziosi con l’ente, possa essere ancora protagonista di fatti incresciosi, peraltro ammessi dallo stesso titolare, come nel caso del riso arrivato nelle scuole rancido e immangiabile.
A nome di diversi utenti del servizio, il segretario cittadino del PD, Calabrese, ha chiesto la revoca immediata e unilaterale, secondo un preciso articolo del capitolato d’appalto, secondo alcuni la norma potrebbe essere eccepita come illegittima dalla controparte, sarebbe una discrasia del capitolato per la quale il Comune sarebbe invogliato a seguire un iter diverso per la revoca.
In riunione una situazione alquanto caotica, per i numerosi interventi che non hanno tenuto conto nA? di gente che stava parlando, né di un minimo ordine, non rispettando i turni, peraltro non ben regolati.
Sarè bene che al più presto l’assessore al ramo esplichi quali saranno le decisioni dell’amministrazione e faccia chiarezza sui rapporti con la ditta interessata, dal momento che la stessa partecipa anche alla gara biennale, in corso di svolgimento.
Sarebbe paradossale che la ditta subisca la revoca e rientri con il prossimo appalto biennale del servizio.
Nelle more delle decisioni definitive, molti genitori hanno sollevato le difficoltA? di poter dare ai bambini dei panini come sostitutivo del pasto, perché alcuni dirigenti vieterebbero l’ingresso di cibo nella scuola.
Al riguardo, trattandosi, soprattutto di una emergenza, sarebbe opportuno fare chiarezza sulla questione: o A? assolutamente vietato che i bambini portino cibo a scuola, e la regola deve valere per tutti e in tutte le scuole, oppure si deve intervenire contro quei dirigenti che impongono obblighi e divieti al difuori delle norme.
Frattanto si è avuta notizia che è stata chiusa una materna per un guasto all’impianto di riscaldamento, non si comprende come non si possa intervenire subito, sarebbe auspicabile che l’assessore si interessi immediatamente della questione e disponga interventi di urgenza per non creare ulteriori momenti di crisi con l’utenza.