Ci giunge un comunicato del Comitato per la realizzazione della Ragusa-Catania, nel quale si esprimono preoccupazioni per i ritardi sulla procedura di approvazione che potrebbero far perdere parte die finanziamenti pubblici.
Questa la nota diramata, alla quale segue la lettera inviata al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Infrastrutture e, per conoscenza, al Presidente della Regione Siciliana.
I ritardi sulla procedura di approvazione rischiano di far perdere parte dei finanziamenti pubblici ( in revisione entro il 31 marzo 2018).
Come riportato nella conferenza stampa del 22/12/2018 la ‘CONFERENZA di SERVIZI’ chiusa il 10/07/2017 ha ottenuto tutta la documentazione ‘ in particolare i pareri di ottemperanza del Ministero dell’Ambiente – il 23/11/2017.
Il concessionario ha consegnato al Ministero delle Infrastrutture il progetto definitivo (con gli aggiornamenti ricevuti) il 29/11/2017 e ogni integrazione è stata ulteriormente eseguita entro le prime settimane di dicembre.
Come è stato riferito, dal comitato, alcun passaggio successivo può essere espletato senza l’approvazione del progetto definitivo e quindi l’esecutivo con l’apertura dei cantieri.
Attendevamo già a fine dicembre, poi a gennaio il passaggio al CIPE con l’approvazione del definitivo; a fine gennaio si dava per certo un ‘pre – Cipe’ per il 15/2/18 e una seduta a suggello del CIPE il 20/2/18 (vedi dichiarazioni dell’Assessore Infrastrutture della Sicilia Falcone del 28/01/18).
Da fonte autorevole, e a nostra notizia appresa, la scorsa settimana riscontriamo che si siano poste ‘ ulteriori perplessitA?’ da parte del DIPE (Dip. Prog. Econ. del ministero dell’economia) su alcuni punti ed in particolare:
-il piano economico finanziario
-Il mancato parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
Da fonte accertata, e per quanto di nostra conoscenza dall’opera di monitoraggio effettuata, possiamo sin da ora rappresentare:
– Il piano economico finanziario, che deve essere aggiornato ogni mese ‘naturalmente’ in relazione alle condizioni economico-finanziarie dei mercati, A? perfettamente in linea con quanto previsto nell’atto di convenzione che è stato per anni precisato e puntualmente formalizzato con due addendum e molti chiarimenti anche da parte dell’avvocatura dello stato che sono stati regolarmente acquisiti e incorporati a garanzia di ogni parte.
– Ci risulta, da dichiarazioni a noi rilasciate del concessionario, che lo stesso più volte e sin da gennaio 2017 ha sollecitato ai ministeri competenti di richiedere ‘il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici’; non si capisce perché viene eccepito ora e con tale ritardo.
Come più volte chiarito ‘alcun atto conseguenziale può prodursi se non si perfeziona la procedura del progetto definitivo con il passaggio dell’approvazione/pubblicazione CIPE.
Tali ritardi intralciano, già da oggi, le procedure propedeutiche che erano partite come ad esempio: gli espropri dei terreni asserviti che si sono dovuti fermare.
Per ultimo, ma di estrema attenzione, ci fa rilevare come il tempo che inesorabile passa e fa tardare l’inizio dell’opera pone delle difficoltA? al ‘finanziamento pubblico di fonte europea in capo alla regione siciliana’; infatti già nel mese di marzo 2018 sarà oggetto di ‘revisione’ sulla reale disponibilitA? per la realizzazione/attuazione dell’opera da parte degli uffici dell’Unione Europea.
Per tali motivi, dopo una riunione tenutasi presso il comune di Francofonte il 7/2/2018, si è pervenuti alla richiesta di un incontro urgente con il Presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni ed il Ministro Del Rio sottoscritto dai sindaci e dal comitato che qui si allega, al fine di chiarire ogni aspetto.
Nell’ incontro del 7 u.s. si è anche concordata la mobilitazione dei territori con ogni azione utile per rappresentare la necessità di arrivare in tempi certi e oramai ineludibili alla realizzazione di questa vitale infrastruttura che pensata nel 1998 ha una storia burocratica di oltre 18 anni e che ancora deve essere completata.
Ragusa, lA? 12/02/2018
I componenti il Comitato: Roberto Sica, Salvo Ingallinera, Sebastiano Gurrieri
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ON. PAOLO GENTILONI
AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI ON. GRAZIANO DEL RIO
e p.c. AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA – ON. NELLO MUSUMECI
RIFERIMENTO: Autostrada Ragusa Catania – Ammodernamento a quattro corsie della SS 514 “di Chiaramonte” e della SS194 “Ragusana” dallo svincolo con la SS 115 allo svincolo con la SS 114.
In data 05.06.2017 e 10.07.2017, a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in via Nomentana 2, siamo intervenuti ai lavori della Conferenza di Servizi istruttoria relativa al progetto definitivo dell’autostrada Catania-Ragusa.
Alla Conferenza abbiamo partecipato, assieme ad altri Enti coinvolti, con la speranza che, finalmente, fosse stata completata una lunga trafila burocratica che, giorno dopo giorno, ha visto alternarsi sentimenti di speranza, a frustrazioni e senso di impotenza.
Oltre quindici anni pensavamo fossero stati sufficienti, perché un territorio, che coinvolge più o meno direttamente decine di comuni, capoluoghi di provincia e la città metropolitana di Catania, ottenesse la realizzazione di un tratto autostradale, che li liberasse dal peso di una economia ristagnante, dal peso di centinaia di morti e feriti e dalla consapevolezza di essere sempre gli “ultimi”.
Eravamo stati più volte rassicurati che il 20.02.2018, il CIPE avrebbe suggellato, con un ultimo e definitivo parere, l’inizio dell’iter che nel giro di qualche mese avrebbe consentito l’avvio dei lavori dell’autostrada Catania – Ragusa.
In questi giorni, invece, avviene l’impensabile, cioA? quello che appariva certo e immediato, si allontana, diventa indefinito, i “se”, i “ma” e i “forse”, di cui nessuno si assume paternitA?, fanno spostare i tempi, tanto da far temere un rinvio a data da destinare, cosa che spesso in Italia significa che, il cosé detto sistema, nascondendosi dietro la macchina burocratica, decide di far morire nel pantano il progetto di un intero territorio.
Sembra inutile evidenziare quante speranze di rilancio economico e sociale si ripongono nella realizzazione di questo tratto di autostrada, sia per la ricaduta diretta che indiretta, non si deve dimenticare che tre province e due aeroporti si avvicinerebbero in termini di tempi di percorrenza, delle realtàproduttive importanti nel mondo turistico e agroalimentare sarebbero rilanciate, e ultima cosa, forse la più importante, si ridurrebbe immediatamente il numero di vittime, fattore che ha reso famosa, negativamente, questa strada.
Al fine di scongiurare il peggio, e perché si possa conoscere la vera intenzione di un governo che si appresta ad essere valutato politicamente tra pochissimo tempo, chiediamo un incontro formale e urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Gentiloni e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Del Rio.
Qualora questa nostra richiesta non venisse accolta e nella funesta ipotesi che un rinvio a data da destinare sia l’esito dell’attività del prossimo CIPE, ci riserviamo la possibilità, con il coinvolgimento dei territori, di intraprendere delle azioni eclatanti che faranno emergere il dissenso e la non condivisione, da parte nostra, di scelte che ci vedono vittime e non complici.
I Sindaci
LENTINI Dott. Saverio Bosco
CARLENTINI Dott. Giuseppe Basso
FRANCOFONTE Arch. Salvatore Palermo
VIZZINI Dott. Vito Cortese
LICODIA EUBEA Dott. Giovanni Verga
CHIARAMONTE GULFI On. Sebastiano Gurrieri
Il presidente del Comitato per la Ragusa Catania Dott. Roberto Sica