Il Delegato Provinciale dell’USB ‘ Scuola, il prof. Architetto Salvo Giliberto, sottolinea il risultato ottenuto costringendo l’ex Provveditorato agli Studi a permettere l’accesso agli atti amministrativi – in relazione alla posizione degli altri concorrenti in graduatoria per l’assegnazione provvisoria in provincia di Ragusa per l’anno 2016/2017 ,di una Docente di scuola secondaria di II grado con titolaritA?’ presso un ambito del Nord (titolaritA?’ acquisita a seguito della fatidica L. 107) che voleva riavvicinarsi alla famiglia (avendo lasciato due gemellini di 6 mesi un bambino di appena 2 anni e relativo consorte impegnato nel territorio come libero professionista) e nonostante occupasse la prima posizione nella suddetta graduatoria come punteggio, veniva scavalcata da chi aveva prodotto documenti con precedenze – relativi alla L. 104 .
Il diniego di accesso veniva giustificato perché’, a loro dire, ritenuto un controllo generico di atti della Pubblica amministrazione e per tutela dei controinteressati, nel rispetto del potere di veto all’accesso di propri documenti in quella fase endoprocedimentale.
La Commissione Nazionale per la Trasparenza degli Atti Amministrativi ha ritenuto che qualunque concorrente in graduatoria, seppur in fase endoprocedimentale , può accedere agli atti degli altri concorrenti che non hanno dunque, assolutamente, diritto di veto.
Questa la nota che era stata diramata:
Oggetto: L’ Usb-Scuola Provinciale contro le angherie perpetrate nei confronti dei Docenti, ottiene un grande
risultato rivolgendosi alla Commissione Nazionale per la Trasparenza degli atti amministrativi.
L’ Usb Scuola, piccolo ma combattivo sindacato a difesa del personale della scuola, in modo particolare dei docenti che con la fatidica L. 107 sono strati costretti a spostarsi in luoghi molto distanti dalle loro sedi di residenza, porta a conoscenza dell’opinione pubblica che a seguito dell’intervento del legale del Sindacato Avv. Marco DiMartino, presso la Commissione Nazionale per la Trasparenza degli Atti Amministrativi, una docente interessata ha potuto accedere ad atti endoprocedimentali di una graduatoria che l’ex-Provveditorato presupponeva di poter negare (cosa avessero da nascondere lo sanno solo loro).
La Commissione Nazionale si è pronunciata contro il diniego del Provveditorato di Ragusa, sancendo il diritto della docente a poter accedere a detti atti, intervento necessario per garantire la trasparenza amministrativa. Tale decisione crea un importante precedente in questa materia e permetterA? a tutti gli interessati di poter accedere a tale tipologia di atti senza doversi più confrontare in punto di diritto con l’ex-Provveditorato, a parere dello scrivente Sindacato, fin troppo tutelato dagli organi di controllo.
Molti enti periferici ‘comunque- dovrebbero smetterla di presupporre di poter mortificare i lavoratori della scuola e per tali motivazioni l’ USB si augura che chi di competenza intervenga per modificare l’andazzo gestionale ed attivare procedure SERIE di controllo al fine di verificare se in una provincia Italiana (anche se geograficamente dislocata più a Sud di Tunisi) si possono annidare o alimentare posizioni arroccate su troppe interpretazioni di norme che rischiano di trasformare processi lineari di gestione della cosa pubblica in ‘contesti nebulosi ‘ che potrebbero celare fini ben diversi.
Forse i tempi sono maturi per un’inversione di tendenza.