Sono tanti gli eventi culturali e sociali che periodicamente coinvolgono la collettivitA? iblea, ma quello che ha avuto luogo martedì 20 marzo al teatro Garibaldi di Modica non ha certamente eguali.
L’occasione è stata fornita dall’evento conclusivo del progetto ‘Musica per Integrarsi’, promosso dal Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Ragusa che ha avuto come partners la Prefettura di Ragusa, l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘G. Verga’ di Modica con la sezione Liceo Musicale , l’Associazione Alba Chiara di Ragusa, il Comune di Ragusa; la manifestazione conclusiva presso il Teatro Garibaldi è stata patrocinata dal Comune di Modica.
Obiettivo del progetto è stato quello di costituire un’orchestra multietnica, coinvolgendo i minori stranieri non accompagnati (MSNA) che risiedono nel nostro territorio e che frequentano il CPIA.
In particolare, le attività hanno riguardato studenti provenienti da diverse nazioni dell’Africa e ospitati presso le strutture di accoglienza di 2A? livello ‘La forza della vita’ e ‘Aicha’, un gruppo di studenti del Liceo Musicale ‘G. Verga’ di Modica ed alcuni componenti dell’associazione ‘Alba Chiara’ di Ragusa.
In tutto ciA? ha funto da collante quello che si può certo definire il linguaggio universale per eccellenza, la musica, che consente di comunicare oltre i confini della lingua, della razza e della religione, trasformando ogni esperienza in un luogo d’incontro dove oltre alla lingua, si impara una disciplina particolare, l’arte dello stare insieme, meglio ancora, con un termine ormai troppo abusato, dell’integrazione.
Dai dubbi e dalle perplessitA? sull’attivazione di un tale percorso A? presto nato un clima transculturale in cui il medium ritmico A? diventato il tamburo, veicolo di espressione di emozioni vissute, che ha consentito ai protagonisti dell’iniziativa di sviluppare in modo divertente capacitA? creative, comunicative ed espressive personali, attraverso un’esperienza finalizzata a creare una perfetta simbiosi tra l’uomo e il ritmo che agisce a livello mentale, emotivo e fisico, contribuendo a superare la timidezza e la paura del giudizio, in libertA? ma allo stesso tempo nel rispetto degli altri, a trasformare pertanto le emozioni in energia.
Pian piano quindi è stato costituito un organico orchestrale formato da percussioni, batteria, basso, chitarre e voci.
Figura fondamentale per la riuscita del progetto si è rivelata quella del direttore d’orchestra, il maestro Enrico Lacognata, che ha saputo conquistare la stima, la fiducia ed il rispetto dei ragazzi, riuscendo addirittura a farli interagire tra di loro e con i componenti dell’associazione Alba Chiara che hanno completato questo meraviglioso puzzle.
Il pubblico che ha assistito al concerto ha cosé potuto apprezzare un mondo magico fatto di note, di ritmo, di parole vivendo insieme a loro un sogno che stavolta A? diventato realtA?.
Il programma della serata è stato eseguito con l’ausilio di percussioni, accompagnate dallo strumento in assoluto più sorprendente, la voce umana, che ha trasportato gli spettatori in un mondo sconosciuto a noi europei, un mondo fatto di varietA? tonali, quello di una lingua tipica del Ghana, la lingua twA?, ulteriormente arricchito dalla declamazione di una poesia composta da un giovane studente straniero, dalla magnifica voce di una studentessa del Liceo Musicale e dalla inaspettata esibizione di alcuni componenti dell’associazione Alba Chiara.
Mirella Spillicchi