«La misura dell’umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente. Questo vale per il singolo come per la società. Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la com-passione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente è una società crudele e disumana». (Spe Salvi, LEV, 2007, n.38)
Ragusa – Martedì 22 maggio 2018, si celebrerà la XVII Giornata Nazionale del Sollievo, istituita nel 2001 con direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri per «promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione».
Tre gli enti promotori della Giornata: l’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute (impegnato da diversi anni per una cura più umana e rispettosa dei bisogni delle persone malate di tumore e dei loro familiari), l’ASP 7 di Ragusa e la Samot Onlus di Palermo che, con il contributo delle Associazioni operanti in ambito oncologico (Samot Ragusa, Lilt), l’Associazione di Comicoterapia “Ci Ridiamo Su”, Unitalsi, Caritas Diocesana si confrontano ogni anno per attuare azioni di sensibilizzazione congiunta sulla delicatissima tematica della sofferenza, argomento complesso, che coinvolge a più livelli tutti gli operatori della salute, medici, psicologi, infermieri, operatori sanitari, assistenti sociali, assistenti spirituali, famiglie e pazienti, attori principali, questi ultimi, che necessitano quotidianamente di presenze in grado di offrire “un grembo per il proprio dolore” (G. Salonia).
La manifestazione costituisce ormai da molti anni un’importante occasione per incontrare i cittadini e trasmettere loro che la cultura del sollievo dalla sofferenza è possibile oltre che desiderabile.
Nell’intervista di presentazione dell’evento, sono intervenuti Padre Giorgio Occhipinti (in copertina), che come portavoce dell’iniziativa ha sottolineato come l’obiettivo della Giornata è andato ampliandosi, abbracciando quasi tutte le condizioni di malattia ed esistenziali: “Una Giornata non vuol essere “una” giornata e solo per chi è sofferente e malato, ma una ricorrenza che si propone di risvegliare, in tutti e in modo duraturo, la sensibilità verso ciò che è concretamente possibile fare per raggiungere il sollievo dal dolore; una sensibilità oggi più che mai sopita dalla fretta e da una certa ineducazione, talvolta da impreparazione e paura, a confrontarsi in modo maturo, empatico, solidale e propositivo con la sofferenza e con il dolore. Una Giornata dunque anche con un intento educativo, che si propone cioè di contrastare quella che Papa Francesco ha definito, in un discorso del 2015 durante il viaggio apostolico in Bolivia: «la tentazione di considerare naturale il dolore», una giornata “a favore” del sollievo, esperienza sempre possibile, anche nei casi in cui la persona permane nella condizione di malattia o al termine della vita”.
La dott.ssa Antonella Battaglia (in foto), responsabile dell’Hospice di Ragusa, attenta promotrice delle cure palliative precoci, invita a partecipare alla Giornata del Sollievo raccontando la propria esperienza di come sia possibile raggiungere l’umanizzazione delle cure, attraverso un’assistenza olistica al malato, che tenga conto della sofferenza fisica “Algos” e di quella emotiva “Pathos”. “La cura globale della sofferenza – afferma – deve includere la fase del sollievo, che costituisce il completamento ed il consolidamento del percorso di cura”.Il Dott. Gaetano Catalano (in foto), infine, assistente sociale della Samot Onlus, riflettendo sull’importanza di tutelare la dignità della vita umana fino all’ultimo istante invita a “migliorare il tempo dei propri assistiti con i colori dell’ascolto e dell’amore, agendo con dedizione e professionalità, rivalutando l’aspetto più umano dell’esistenza”.
Ricchissimo il programma della Giornata, che avrà inizio alle ore 9.30, presso l’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla, con uno spettacolo di comicoterapia al DH oncologico, cui seguirà la benedizione e distribuzione delle rose ai malati. In scaletta interventi programmati sul significato del sollievo e a conclusione della mattinata, la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Pietro Floridia, Parroco del Duomo di San Giorgio.
Nel pomeriggio, alle ore 18, la giornata proseguirà con l’artistico addobbo della gradinata del Duomo, l’inaugurazione del nuovo ascensore e accesso dei malati al Duomo e l’atteso incontro tra il nuovo Prefetto di Ragusa, Dott.ssa Filippa Cocuzza e Medici, Operatori Sanitari e Associazioni di Volontariato operanti in ambito oncologico.
A seguire la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Giorgio Occhipinti, Direttore dell’Ufficio Pastorale della Salute e per concludere una passeggiata nel Barocco Ibleo “Nordic Walking per la Salute”, un’azione di sensibilizzazione che vuole essere di speranza e di sollievo per la sofferenza non solo per pazienti e familiari, ma anche per operatori sanitari e per tutti coloro che desiderano prendersi cura del proprio benessere psico-fisico.
L’invito è rivolto a tutti.