Alquanto tardi sulla tabella di marcia, a meno di cento ore dal giorno delle elezioni, il direttivo della Cna comunale di Ragusa, lancia un documento le cui linee guida sono state trasmesse ai candidati a sindaco affinché gli stessi ne prendano atto e possano pronunciarsi in proposito.
Dieci i punti oggetto della proposta redatta dall’associazione di categoria.
Il primo riguarda l’estensione del metodo della concertazione sistematica fra Amministrazione comunale e associazioni di categoria per quanto riguarda le iniziative rilevanti in campo economico quali: bilanci preventivi, pianificazione urbanistica, etc.
Il secondo è l’effettiva attuazione, in materia di royalties petrolifere, dell’art. 20 comma 4, della L.R. n. 10/1999 che testualmente recita: “Per le produzioni ottenute a decorrere dal 1° gennaio 1999 per ciascuna concessione di coltivazione, il valore dell’aliquota calcolato ai sensi delle lettere c) e d) del comma 2 è corrisposto per un terzo alla Regione e per due terzi ai comuni proporzionalmente al numero dei pozzi della concessione ricadenti nel territorio. I comuni destinano tali risorse allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, all’incremento industriale e ad interventi di miglioramento ambientale delle aree dove si svolgono le ricerche e le coltivazioni”.
Il terzo punto ha a che vedere con la riqualificazione urbana del centro storico e la sua valorizzazione per il rilancio turistico, edilizio e commerciale della città oltre alla realizzazione di un sistema organico di mobilità urbana e aree produttive, anche mediante il completamento e la promozione d’uso dei parcheggi.
Quindi il quarto punto vale a dire la valorizzazione delle eccellenze in campo turistico per adottare una logica di rete integrata e funzionale che possa attrarre anche investimenti da parte di operatori esterni al territorio a ciò interessati: azioni mirate di marketing territoriale, in sinergia con il Libero consorzio, la Camera di commercio e le categorie economiche.
Come quinto punto la Cna di Ragusa propone l’incentivazione alla semplificazione delle procedure amministrative.
Il sesto punto è lo sviluppo dei rapporti con l’imprenditoria più innovativa, compresa quella del settore informatico e telematico, per la definizione di progetti comuni di potenziamento dei servizi comunali alla popolazione e al territorio.
Il settimo concerne lo sviluppo dell’attività di progettazione a valere sui finanziamenti europei, con particolare riferimento a progetti di collaborazione mista pubblico-privata per la valorizzazione di beni comunali (ad esempio musei, parchi archeologici, etc.) secondo logiche di efficienza e qualità gestionale. L’ottavo punto è una definizione di una chiara strategia di attuazione della recente normativa sul federalismo fiscale municipale, che tenga conto delle esigenze delle imprese e prevenga il coinvolgimento eccessivo nel carico fiscale; nell’immediato occorre porre particolare attenzione all’esigenza di non gravare di nuove imposte il sistema delle imprese e riconsiderare la leva della tassazione.
Come nono punto della proposta la Cna chiede la creazione di un osservatorio economico-statistico permanente, compartecipato dalle altre istituzioni pubbliche e private interessate, che possa supportare gli indirizzi socioeconomici del territorio locale.
Infine, è richiesto, come decimo punto, di avviare politiche che favoriscano la nascita di imprese, mettendo in campo misure di sostegno al credito della micro e piccola impresa.
“Sono questi tutti i punti – afferma il presidente Santi Tiralosi con la responsabile organizzativa, Antonella Caldarera – che i nostri associati chiedano possano essere tenuti nella debita considerazione da parte della prossima amministrazione comunale”.