Dedicata all’identificazione di cantieri irregolari e alla lotta contro lo sfruttamento della manodopera extracomunitaria, l’attività, incessante, del NIL, il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Ragusa.
Nelle ultime due settimane controllati 11 cantieri, 6 aziende agricole e 6 esercizi commerciali, denunciati 8 imprenditori di cui quattro nel settore edile, 2 nel settore agricolo e 2 nel settore commerciale, scoperti 26 lavoratori in nero, sospese 5 attività e sanzioni per circa 130.000,00 euro.
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ragusa, unitamente ai militari dell’Arma Territoriale, nell’ambito di servizi finalizzati alla tutela della sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili e al contrasto dello sfruttamento del lavoro nero, d’intesa con il responsabile della Direzione Territoriale del Lavoro di Ragusa, ing. Giuseppe Lo Magno, in Ragusa e provincia hanno sottoposto a visita ispettiva nr.11 cantieri edili, nr.6 aziende agricole e nr.6 esercizi commerciali, verificando n.62 posizioni lavorative, rilevando complessivamente la presenza di nr.26 lavoratori, di cui quasi la metà cittadini extracomunitari, privi di alcuna tutela assicurativa e previdenziale e di regolare permesso di soggiorno.
Sospese nr.5 attività imprenditoriali, di cui nr.2 cantieri edile e nr.3 esercizi commerciali, per aver riscontrato una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% della forza lavoro presente.
Sono otto le denunce in stato di libertà che hanno riguardato altrettanto titolari, rispettivamente di: nr.4 imprese edili per violazioni al T.U. 81/2008 che hanno principalmente riguardato l’omessa visita medica preventiva; la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale e la mancata predisposizione di parapetti; nr.2 nel settore agricolo e nr.2 nel settore commerciale in quanto responsabili del delitto cui all’Art.
22 comma 12 del T.U. sull’Immigrazione nr.286/98, per aver complessivamente impiegato nr.12 cittadini albanesi privi di regolare permesso di soggiorno pe motivi di lavoro.
A conclusione delle attività sono state altresì contestate:
– sanzioni amministrative per lavoro nero e sospensione dell’attività pari a euro 90.000,00;
– contravvenzioni per violazioni in materia di sicurezza per circa 40.000,00 euro di ammende.
Continuerà anche nei prossimi giorni incessante l’attività ispettiva.