Un importante tesoro custodito nella nostra città, e purtroppo quasi sconosciuto ai più, si potrà ammirare sino al 15 luglio al Museo della Cattedrale.
Inaugurata la mostra “I Fiori della Fede. Simbologia floreale nei parati sacri dell’epoca barocca”.
«Si tratta – anticipa don Giuseppe Antoci, direttore dell’ufficio per i Beni culturali della Diocesi di Ragusa – di paramenti sacri di grande pregio, ricamati in oro, argento e sete policrome e realizzati proprio a Ragusa intorno alla metà del secolo XVIII che sono stati selezionati in base ai soggetti dei ricami, focalizzando l’attenzione sulle rappresentazioni floreali e vegetali, delle quali si intende dare precise letture simboliche, per testimoniare come esse non abbiano una semplice funzione decorativa, ma nascondano profondi e complessi significati teologici e spirituali.
Le antiche vesti liturgiche parlavano infatti anche con il linguaggio dei fiori, attraverso – spiega don Giuseppe Antoci – allegorie e allusioni che noi oggi non riusciamo a cogliere in maniera immediata e che si intende riportare alla luce».
Alcuni di questi parati sono stati sottoposti a delicati interventi di restauro che li hanno riportati all’antico splendore.
Proprio in questi giorni, grazie al contributo del Rotary club di Ragusa, si è, tra l’altro, concluso il restauro, ad opera di Tiziana Iozzia, di un sontuoso piviale proveniente dalla chiesa di Santa Maria delle Scale, realizzato nel 1760, che verrà esposto in prima assoluta nella mostra e che completa il restauro degli altri elementi del parato, effettuati negli anni passati a cura dell’Ufficio per i beni culturali della diocesi di Ragusa.
A curare l’allestimento della mostra, insieme a don Giuseppe Antoci, anche Alessandra Rovetto e Stefano Vaccaro.
La mostra rappresenta un’occasione di assoluto richiamo turistico e culturale che aiuta a riaccendere i riflettori sul centro storico di San Giovanni con un’iniziativa che valorizza l’arte, la storia e le tradizioni del nostro territorio.