Martedì scorso a Roma, in occasione della presentazione del bilancio sociale della Fondazione Enasarco (l’Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e Rappresentanti di Commercio), il Presidente Gianroberto Costa lo ha premiato con una targa onorifica il catanese Agatino Caponetto, iscritto alla dal 1958, quello con maggiore anzianità contributiva fra i 230.000 agenti di commercio italiani, a testimonianza della stima e della riconoscenza dell’Ente nei suoi confronti; in quasi 60 anni di carriera, l’agente, residente a Catania, ha lavorato per importanti ditte del settore dell’arredamento.
Nel corso dell’evento è emerso come la Fondazione Enasarco, a 80 anni dalla nascita, goda di un’ottima solidità finanziaria e gestionale. Il bilancio 2017 presenta un risultato economico pari a quasi 151 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2016 di circa 30 milioni; i saldi delle gestioni istituzionale, previdenziale e assistenziale sono risultati positivi e in crescita rispetto all’anno passato.
“La nuova governance – ha affermato il Presidente Costa – sta dando forma a un Ente sicuramente più vicino ai bisogni degli iscritti ma anche all’economia reale, per contribuire alla crescita di un Paese che deve rimettere in moto redditi e consumi.
Il Bilancio della Fondazione costituisce, pertanto, un tassello importante del percorso di rinnovamento intrapreso, teso, tra le altre cose, a migliorare sempre più le modalità di comunicazione e condivisione con gli iscritti”.
Il totale dei contributi di previdenza ed assistenza copre totalmente la spesa pensionistica complessiva e, rispetto alle prestazioni previdenziali nette del 2017, il patrimonio della Fondazione consiste in quasi 5 volte il loro valore.
Nello specifico, la crescita del patrimonio complessivo della Fondazione è arrivata a 7 miliardi e 138 milioni, e di questa somma oltre 4 miliardi e 800 milioni costituiscono il patrimonio della previdenza.
Un effetto significativo è stato il saldo positivo della gestione previdenziale: più di 51 milioni di euro.
Riportiamo l’intervento di Gianroberto Costa, Presidente Fondazione Enasarco
FONDAZIONE ENASARCO: 80 ANNI E NON SENTIRLI
La cassa di previdenza degli agenti di commercio si rinnova e contribuisce al rilancio dell’economia reale
La Fondazione Enasarco sta percorrendo un’importante e decisiva fase di modernizzazione e di riorganizzazione. Il rinnovamento iniziato nel 2016, grazie a una nuova governance, ha prodotto la nascita di un’Enasarco più solida, più trasparente, più efficiente e sicuramente più vicina ai bisogni degli iscritti, oltre 250.000, ai quali l’Ente garantisce prestazioni previdenziali integrative. L’evoluzione organizzativa e gestionale della Fondazione consente di guardare con fiducia al futuro.
I risultati del nuovo corso trovano conferma nel bilancio consuntivo 2017, dove sono i numeri a parlare: l’anno si è chiuso con un avanzo economico di 152 milioni di euro, in crescita di 32 milioni sull’anno precedente. La crescita del patrimonio complessivo della Fondazione è arrivata a 7 miliardi e 138 milioni, e di questa somma oltre 4 miliardi e ottocento milioni costituiscono il patrimonio della previdenza. Un effetto significativo è stato il saldo positivo della gestione previdenziale: più di 51 milioni di euro.
Ma non ci sono solo i risultati di gestione. La Fondazione Enasarco, infatti, ha voluto dare un contributo concreto alla ripresa dell’economia reale. Dopo la crisi finanziaria ed economica dell’ultimo decennio, Enasarco ha deciso di mettere in campo un nuovo modello per contribuire al rilancio dell’economia del Paese che, a causa della recessione internazionale, aveva perso il 25 % della produzione industriale e il 10 % del pil. In questi anni difficili la categoria degli agenti di commercio, pur registrando anch’essa una rilevante flessione dei consumi, è riuscita comunque a garantire contributi dichiarati per 960,4 milioni nell’anno appena concluso.
Questa forza è stata messa al servizio del Paese, con un’ottica d’investimento nuova rispetto al passato: la Fondazione, infatti, ha voluto essere sempre più vicina all’economia reale e dare un contributo concreto alla sua crescita, investendo in aziende non quotate che necessitano di capitali per crescere.
È lì che stiamo dando il nostro contributo: se l’economia non cresce, infatti, nemmeno le nostre categorie degli agenti e dei consulenti finanziari, che vivono delle intermediazioni d’affari, avranno guadagni e se i giovani non hanno lavoro non riusciranno a essere del tutto indipendenti dalle generazioni che li hanno preceduti.
Per questo stiamo scommettendo sulle imprese piccole e medie che hanno chance di diventare protagoniste del mercato e che garantiscono congrui ritorni sull’investimento ai nostri iscritti, ai quali vogliamo e dobbiamo assicurare la copertura pensionistica per cinquant’anni. In questo senso il fondo ha investito oltre 260 milioni in fondi di private equity che sono concentrati sull’Italia e che, a loro volta, hanno investito oltre 1,7 miliardi nell’economia italiana da quando hanno iniziato l’attività.
Le oltre venti aziende che hanno beneficiato degli investimenti di Enasarco hanno prodotto nel 2014 un fatturato da 2,941 miliardi di euro e impiegano tutt’oggi 8.590 persone.
Le principali operano nei settori abbigliamento (Navigare, Silvian Heach, Autre Chose, Arav fashion), commercio al dettaglio (Bimbo Store, Pitta Rosso), alimentare (Forno D’Asolo, La Scoiattolo, Ham), ristorazione (Rosso Pomodoro, Ivs), farmaceutica (Sifi), sistemi di riscaldamento (Ravelli), fonica (Fine Sounds), investment banking (Banca Profilo).
Al 30 giugno 2017, la Fondazione ha investito in «economia reale» circa 413 milioni di euro (il 6% del patrimonio) e ha intrapreso impegni fino a un massimo di 765 milioni (circa il 10,5% del patrimonio).
Naturalmente, nel nostro operare a sostegno dell’economia reale, abbiamo chiesto ai nostri partner specifiche garanzie di intervenire esclusivamente in aziende che diano ampia garanzia di comportamenti e attività eticamente corrette.
Forti di questa esperienza, noi auspichiamo che anche gli altri fondi previdenziali e simili vorranno accompagnarci in questa missione, passando da una logica classica, sul reddito fisso ad esempio, a una logica proattiva, sulle imprese private.
In parallelo prosegue la politica di investimenti sulla formazione degli agenti, con uno stanziamento di oltre un milione e mezzo di euro e la copertura sanitaria per tutti gli iscritti che abbiano passato i 75 anni. Abbiamo introdotto una nuova prestazione integrativa destinata a chi sia costretto ad una interruzione momentanea dell’attività a causa di malattia, infortunio o ricovero.
Inoltre, abbiamo sviluppato i canali social per una partecipazione più smart con i nostri iscritti e abbiamo predisposto una newsletter quindicinale sul nostro sito. La trasparenza e la chiarezza nella comunicazione è uno dei cardini della nostra nuova filosofia gestionale, e concorre a rafforzare il concetto che il bene dei nostri associati è e rimarrà il nostro obiettivo comune.
Di tutto questo parleremo nell’assemblea prevista per i primi giorni di luglio, non solo per presentare il Bilancio Sociale 2017, ma anche per inaugurare l’avvio di un programma di celebrazione per l’ottantesimo anniversario della Fondazione Enasarco, che si presenterà all’appuntamento sicura di aver operato nell’interesse dei propri iscritti e di aver contribuito fattivamente al rilancio del Sistema Italia
Gianroberto Costa
Presidente Fondazione Enasarco