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Home Attualità

La legalità nel settore merci

by Redazione
24 Ottobre 2018
in Attualità
La legalità nel settore merci
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Il Segretario Generale Sicilia della FILT CGIL, Franco Spanò, e il Responsabile Trasporto Merci Sicilia, della CGIL, Giuseppe Stella hanno inviato una nota ai sigg. Prefetti della Sicilia, ai Comandanti delle Sezioni provinciali Polizia Stradale Sicilia, aAi Direttori Regionale e Provinciali INPS Sicilia, ai Direttori Regionale e Provinciali INAIL Sicilia, ai Direttori Provinciali dell’Ispettorato del Lavoro Sicilia, ai Presidenti degli Ordini dei Consulenti del Lavoro Sicilia, ai Responsabili Albi Nazionale e Provinciali dell’autotrasporto Sicilia, per sollecitare interventi a favore del rispetto delle regole e della legalità nel settore dell’autotrasporto merci.
Questo il testo della nota:
La scrivente O.S. continua a ricevere segnalazioni in riferimento alla mancanza del rispetto delle regole e della legalità nel settore dell’autotrasporto merci.
Questo è un settore particolare ma, l’assenza o l’esiguità dei controlli da parte degli organi competenti l’ha trasformato in una sorta di giungla dove vige la regola del più “furbo” o del più spregiudicato.
L’illegalità è diventata così una regola a seguito non esiste l’applicazione del CCNL di settore che è frequentemente sostituito dal pagamento a cottimo, non si rispettano i tempi di guida e di riposo e per risparmiare sui contributi sociali, si utilizza il part-time fittizio a fronte orari effettivi di guida off-limits.
La cosa più grave è l’uso indiscriminato di cosiddetti “aiutini” e sono sempre più numerose le aziende che “OBBLIGANO” gli autisti a usare delle calamite per falsare il cronotachigrafo.
L’uso di questi magneti inibendo i sistemi di sicurezza, alterano la registrazione dei tempi di guida e di riposo e rappresentano un grave problema alla sicurezza stradale, attentando alla vita dell’autista o dell’ignaro automobilista. L’introduzione recente, anche se ancora graduale dei cronotachigrafi di nuova generazione, che non permettono più l’uso dei magneti, ha incentivato l’uso illegale di carte tachigrafiche intestate a soggetti diversi dal titolare.
Queste situazioni descritte fanno sì che gli autisti e loro famiglie vivono situazioni di forte disagio, sottoposti al continuo ricatto occupazionale e retributivo aggravato dal fatto di incorrere nel reato sempre possibile di omicidio stradale.
In queste condizioni non vi è dubbio che l’autista si trovi sempre più spesso a dovere scegliere tra il rispetto della legge e perdere il lavoro o soccombere non rispettando la legge per lavorare.
Anche le grandi committenze nazionali, nei settori del petrolio, del cemento dei rifiuti speciali spesso sottostanno a questo sistema facendo finta di nulla, nascondendosi dietro il fatto che comunque le aziende di trasporto presentano il DURC. Questo pone un grave problema, in quanto si potrebbe pensare che esistono anche dei DURC falsi o falsificati dove viene rilasciata la certificazione senza andare a controllare effettivamente quale sia il contratto applicato e quant’altro correlato.
Tutto ciò non fa altro che favorire la concorrenza sleale tra le aziende con il risultato di espellere dal mercato le aziende “virtuose“ lasciando campo libero a quelle meno rispettosi dei lavoratori delle leggi e dei contratti. Sarebbe, invece, necessario, anche in riferimento alle responsabilità in materia di sicurezza strade, verificare la corrispondenza delle presenze in buste paga con le tracce del cronotachigrafo che registra gli effettivi tempi di guida e i versamenti contributivi e fiscali.
Ci rivolgiamo alle S.V. per mettere in essere iniziative atte ad arginare tale problematiche, consapevoli che non può essere solo un fatto di polizia, ma occorre ampliare i riscontri con controlli incrociati INPS, INAIL, ISPETTORATI, POLIZIA STRADALE e altri organi istituzionali preposti al fine di aggredire il fenomeno riportandolo nei parametri di legalità.
Ai signori Prefetti chiediamo di poter avviare iniziative con la convocazione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti della filiera per potere mettere fine o arginare l’illegalità denunciata, dare serenità agli autisti e alle loro famiglie, aumentare la sicurezza sulle strade e ridurre la concorrenza sleale fra imprese che rispettano le regole e quelle prosperano nell’illegalità.

Tags: FILT CGILTrasporto Merci
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