Anche il Partito Democratico di Ragusa insorge per le scelte dell’amministrazione Cassì in tema di utilizzo delle risorse della tassa di soggiorno.
Significativo il fatto che a formare la nota di dissenso nei confronti dell’amministrazione siano il segretario cittadino Peppe Calabrese e il capogruppo consiliare Mario Chiavola, manca la firma dell’altro consigliere comunale, Mario D’Asta, la qualcosa conferma le nostre illazioni su presunte fibrillazioni interne per collaborazioni in embrione non condivise.
Questa la nota di Peppe Calbrese e di Mario Chiavola:
Scelte di Serie B per una politica turistica che non è quella prevista nel programma del sindaco Cassì.
Lo dicono il segretario cittadino del Pd di Ragusa Peppe Calabrese e il capogruppo in Consiglio comunale Mario Chiavola a proposito della delibera 298 del 10 settembre 2018.
“Delibera – chiariscono Calabrese e Chiavola – che va revocata, mentre i fondi provenienti dalla tassa di soggiorno vanno riposizionati a sostegno di una delle attività che più di ogni altra oggi rappresenta la speranza per una crescita del Pil ragusano ovvero il turismo.
Stiamo parlando di un sindaco neoeletto che in campagna elettorale gridava in maniera forte che avrebbe fatto della voce turismo il volano della nostra economia.
E, invece, adesso sottrae 575.300 su 1.100.000 euro (cioè il 52%) per pagare gli stipendi ai dipendenti del Comune che si occupano di turismo e di cultura.
Caro sindaco, gli stipendi ai dipendenti si pagano dal bilancio e non da entrate extra per le quali, di anno in anno, non si hanno certezze”.
Calabrese e Chiavola aggiungono: “Quasi tre i mesi dall’insediamento e siamo senza bilancio di previsione, navighiamo a vista. Aggiungiamo un po’ di creatività finanziaria, a nostro modo di vedere illegittima, e il risultato ci dà una falsa partenza preoccupante.
In questa città non serve un sindaco contabile per chiudere in pareggio uno strumento finanziario privo di qualsiasi programmazione strategica.
Serve, invece, un sindaco che applichi strategie vincenti e rivoluzionarie per far sì che da subito si cambi verso al precedente governo che ha parecchio oscurato la città.
Purtroppo, al peggio non c’è fine.
Trasporti, collegamenti urbani con mezzi pubblici, segnaletica turistica, marketing strategico, fare sistema con gli altri comuni del Sud est a vocazione turistica per fare decollare la nostra economia: questa sì sarebbe un’ottima partenza.
Pagare gli stipendi ordinari con soldi straordinari provenienti dal turismo, invece, è da Serie B.
Invitiamo il sindaco ad aprirsi e concertare con chi è preposto a farlo, ovvero le associazioni di categoria che, tra l’altro, hanno dato vita a un osservatorio permanente sull’utilizzo dei fondi derivanti dalla tassa di soggiorno.
Il Pd sarà vigile e denuncerà tutto ciò che potrebbe danneggiare o impedire lo sviluppo della nostra città. Saremo pronti a riconoscere quanto di buono farà questa giunta, ma nessuno si aspetti sconti.
La nostra linea sarà una linea di opposizione ad un governo di destra che ha sviluppato e proposto un programma per la città diverso dal nostro”.