Che questa non fosse l’annata dell’olio, purtroppo, lo si era capito. Lo avevamo anche annunciato in un articolo apparso su questo giornale in seguito ad un’intervista effettuata ad un produttore di olio a Chiaramonte Gulfi. Ma adesso, arrivano i dati della Coldiretti. In Sicilia la produzione di olio crolla del 25 per cento e scende a poco più di 39.000 tonnellate. È quanto afferma la Coldiretti Sicilia nel commentare le previsioni divulgate dall’Ismea per l’Italia alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma. In alcune zone dell’Isola però la percentuale supera il 50 per cento soprattutto nella fascia che va da Palermo a Messina.
A pesare è stato il maltempo ma il calo, oltre che fisiologico, è stato determinato anche dalla mosca e dalla pioggia durante la fioritura che hanno ridimensionato pesantemente i raccolti. Le avverse e strampalate condizioni climatiche, infatti, hanno condizionato l’annata.
L’andamento della raccolta siciliana e italiana si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede un forte calo dell’8% dei raccolti per una previsione di poco più di 3 miliardi di chili. Ad influire è anche il crollo della produzione pure in Grecia con circa 240 milioni di chili (-31%) e in Tunisia dove non si dovrebbero superare i 120 milioni di chili (-57%) mentre in Portogallo è praticamente stabile a 130 milioni di chili. In controtendenza la Spagna che si conferma leader mondiale, dove si stimano circa 1,5-1,6 miliardi di chili con un aumento del 23%, oltre la metà della produzione mondiale.