Sono quattro i medici indagati per la morte di Ilona Mciazek, la giovane donna polacca che si era recata in pronto soccorso per un malore, è stata dimessa, ed è morta dopo poche ore. La Procura ha quindi aperto un procedimento penale e, come atto dovuto, anche per consentire loro di nominare eventuali consulenti, ha iscritto nel registro degli indagati i medici che l’hanno avuta in cura: G. S., 65 anni e D. R., 53 anni, medici della Struttura complessa di medicina e chirurgia di accettazione ed urgenza, F. G., 63 anni, medico della struttura complessa di malattie infettive, e E.A.C., 50 anni, neurologo. Ilona, 35 anni, di origine polacca ma da anni residente a Ragusa, è morta giovedì scorso nella sua abitazione, dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso del Civile appena 24 ore prima. Il Sostituto Procuratore ha anche disposto l’esame autoptico che lascia il compagno e due figli, individuando come propri consulenti tecnici il dott. Giorgio Spadaro, medico legale, e il dott. Gaetano Scifo, medico internista direttore della struttura complessa dell’ospedale Umberto I di Siracusa: l’incarico sarà affidato giovedì 18 ottobre alle 13.30 negli uffici della Procura ragusana e l’autopsia avrà inizio alle 15.30 presso l’ospedale di Ragusa. E’ stato il compagno della vittima a presentare denuncia ai carabinieri: la donna, infatti, soffriva di principi di cirrosi epatica e di crisi epilettiche e mercoledì 10 ottobre aveva accusato un improvviso e forte dolore al basso addome, al punto da doversi recare all’alba al pronto soccorso dell’ospedale civile di Ragusa. Qui i sanitari le hanno diagnosticato una “epatopatia cronica con cirrosi in fase ascitica” e nello stesso pomeriggio del 10 ottobrel’hanno dimessa prescrivendole una terapia farmacologica, con un antiepilettico, un farmaco per il fegato e altre medicine, terapia che Ilona ha scrupolosamente seguito. Ma nel pomeriggio dell’11 ottobre, la donna ha accusato un forte dolore all’addome e al fianco, si è accasciata a terra ed è morta. Inutili i tentativi di soccorso del compagno e il disperato intervento del 118.
L’esito dell’autopsia sarà determinante per chiarire le cause del decesso ed eventuali responsabilità.