“La musica è vita, è linfa vitale e deve essere apprezzata, ricevuta e coltivata come la più bella delle arti a cui l’uomo possa aspirare”. Sono queste le parole scritte in premessa al volume: “E la banda passò. Memorie storiche della banda musicale della città di Modica”, scritto dal dottor Carmelo Cataldi, giurista e scrittore. Ieri sera, nella chiesa madre di San Giorgio, la banda musicale città di Modica “Belluardo-Risadelli, diretta dal maestro Corrado Civello e presieduta da Gianluca Cataldi, ha regalato alla città un bellissimo momento culturale. Il volume è unico nel suo genere. Le ricerche portate avanti dal dottor Cataldi, hanno portato alla scoperta di documenti fin’ora inediti. La domanda posta all’origine è stata la seguente: com’è nata la banda musicale a Modica? Una data ufficiale esiste: il 1857, ma già un primo nucleo si era formato in occasione dei moti, nel 1848. Il libro è un’attenta ricostruzione storiografica che parte dalle origini della formazione musicale ed arriva fino agli anni ’80. Il volume ha ottenuto il patrocinio gratuito da parte della Regione siciliana ed è corredato da foto storiche, da aneddoti, notizie ufficiali e materiale ritrovato in parte nell’Archivio di Stato di Ragusa, in parte in archivi familiari. Il presidente della banda, Gianluca Cataldi, ha spiegato: “Insieme al materiale storico biografico abbiamo trovato anche musica di fine 800 scritta dal maestro Messineo ed Arizzi e grazie alla collaborazione instaurata con la dottoressa Lina Nubile, nipote del presidente Federico Nubile fondatore e presidente del corpo musicale città di modica Pietro Floridia nel 1919, e maestro Salvatore Incatasciato nipote del maestro Arizzi, maestro del corpo musicale sopra citato, si aprirà un progetto musicale di rivisitazione della musica suonata a modica nel 900 e 800”. Sono intervenuti, durante la serata, oltre all’autore del libro, anche alcuni ospiti: padre Giovanni Stracquadanio, parroco della chiesa madre di San Giorgio, il professor Maltese, fondatore del corpo bandistico città di Modica negli anni ’80, il maestro Sergio Carrubba, musicista e compositore, don Salvatore Cerruto, responsabile diocesano, l’assessore alla cultura di Modica Maria Monisteri e, infine, un ospite d’eccezione: il giornalista Paolo Brosio che, invitato a raccontare la sua testimonianza di fede dall’associazione ADMA, è intervenuto anche durante il momento dedicato alla banda musicale, augurando ai 65 elementi attivi che compongono l’organico di continuare la loro bellissima attività. Durante la serata, inoltre, è stata presentata la scuola musicale gratuita “Peppino Galfo”, aperta a tutto l’anno a chiunque voglia imparare a suonare uno strumento musicale: la scuola offre corsi di tromba e ottoni, teoria musicale, clarinetto, percussioni, sassofono e flauto traverso.
Foto: Davide Modesto e Antonino Giurdanella