La Sicilia, insieme al Lazio, è tra le due regioni italiane a non essere stata declassata dal punto di vista finanziario nell’ultima valutazione elaborata dalla celebre agenzia di rating Moody’s.
Una novità. Questo non vuol dire che i conti sono a posto e la situazione dell’economia è rosea: sulla Sicilia grava un debito consistente, di 7,4 miliardi di euro, il Pil cresce poco e la disoccupazione fa registrare sempre tassi altissimi. Tuttavia viene riconosciuto il lavoro di risanamento avviato negli ultimi anni.
Mentre il rating dei titoli di Stato italiani è passato da Baa2 a Baa3, quello dell’Isola è rimasto fermo al livello Ba1.
Inoltre, nella formulazione del giudizio sono stati presi in considerazione fattori come l’autonomia speciale che consente alla Regione di poter avere un gettito fiscale e tributario diretto e la disponibilità delle risorse nazionali ed europee.
Secondo Moody’s, infatti, la Sicilia può contare su “una forte probabilità di sostegno straordinario da parte del governo nazionale nel caso in cui si trovasse di fronte ad una crisi acuta di liquidità”.