E’ andato in onda ieri sera durante la trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, un servizio dedicato alla scomparsa della giovane mamma vittoriese, Giusy Pepi, moglie di Davide Avola e madre di cinque bambini. Dal 15 ottobre Giusy Pepi sembra essersi volatilizzata nel nulla. Il marito, sin dalle prime ore in seguito alla scomparsa della moglie, ha rilasciato diverse interviste a vari programmi televisivi (Chi l’ha visto?, La vita in diretta, Pomeriggio 5, I fatti vostri), chiedendo alla moglie di farsi sentire per il bene dei suoi figli. Inoltre, non ha mai nascosto la rabbia nei confronti della moglie che avrebbe abbandonato, quel pomeriggio, i bambini soli in cortile. Ha anche dichiarato di non volerla più in casa. Ieri sera, però, è saltato fuori un testimone misterioso che, intervistato da Ercole Rocchetti, ha dipinto la relazione fra Giusy e il marito in modo molto diverso rispetto alla versione fornita da Davide Avola. Il testimone (incappucciato e con la voce camuffata), ha raccontato che la donna non sarebbe stata libera, che avrebbe deciso tutto e che lei non sarebbe stata padrona della sua vita. Inoltre, durante l’ultimo periodo, sarebbe stata stanca e sofferente. Davide Avola, però, si difende dicendo che la moglie era una persona debole e che era lei a non voler uscire di casa perchè aveva paura delle persone del passato. Quelle stesse persone che l’avrebbero risucchiata in un vortice fatto di brutte compagnie e cattive persone. Un dubbio, dunque, si insinua in quello che è diventato un vero e proprio giallo. La testimone, inoltre, sostiene che la donna avrebbe subito maltrattamenti fisici in famiglia. Viene infine sostenuto, durante il servizio, che il video dell’allontamaneto di Giusy non sarà utilizzato dagli inquirenti come prova, in quanto è un video ripreso con un cellulare dal monitor originale. Purtroppo, però, il video originale delle telecamere di videosorveglianza è stato sovrascritto. Inoltre, il video in cui Giusy si allontana in auto, non ha nè data, nè giorno. A lanciare un appello, stavolta, è il fratello di Giusy, Gianni: “Giusy era una mamma bravissima. Fatti sentire almeno da me”. Infine, l’inviato si è recato anche al convento delle suore delle misericordia di Palermo, un posto conosciuto e amato da Giusy, per capire se la donna sia stata ospitata in quel centro. Nell’istituto, però, non accolgono ospiti da più di dieci anni.
Federica Sciarelli chiosa: questo caso sta diventando sempre più misterioso.
[ot-video type=”vimeo” url=”https://vimeo.com/299625230″]