Diciotto rinvii a giudizio disposti dal Gup di Ragusa, Santino Mirabella, e quattro altre posizioni giudicate con rito abbreviato nell’ambito dell’inchiesta ‘Ghost Trash’, per associazione di stampo mafioso finalizzata all’acquisizione di posizioni dominanti nel settore economico della realizzazione di imballaggi destinati alle produzioni ortofrutticole di Vittoria, nonche’ per intestazione fittizia di imprese e traffico illecito di rifiuti. Rito abbreviato per Giacomo e Michael Consalvo, Emanuele Greco e Emanuele Melfi. Prima udienza del processo fissata per il 18 dicembre. Per i riti abbreviati la data fissata e’ il 9 aprile 2019.
Secondo la procura i Consalvo “avrebbero gestito aziende produttrici di imballaggi perfettamente integrate nell’oligopolio mafioso, del quale condividevano prezzi e strategie commerciali”, mentre Emanuele Greco, “mai condannato per 416 bis, ma gia’ in passato vicino al clan Dominante Carbonar”, sarebbe colui che gestiva il mercato degli imballaggi assieme a Giombattista Puccio – giudicato con rito ordinario – in una sorta di “cartello mafioso di imprese”. Greco avrebbe messo a disposizione di Puccio alcuni immobili destinati allo svolgimento delle attivita’ commerciali di questi e inviandogli, dalla propria azienda di imballaggi, rifiuti plastici da smaltire. Puccio e’ stato rinviato a giudizio per 416 bis per avere fatto parte del clan stiddaro Carbonaro Dominante per la produzione e la vendita di imballaggi, oltre che per la raccolta e lo stoccaggio di rifiuti speciali.
Secondo l’accusa avrebbe poi intestato dei beni ad altri pur mantenendone l’effettivo controllo: a Luigi Puccio la International Packaging srl; a Giovanni Puccio e Salvatore Asta la rappresentanza legale della cooperativa Decaplast srl; a Scribano Zaira la G.ZG srl; a Giuseppe Buscema come rappresentante legale e Giuseppina Puccio socia al 60 per cento, la Ecoline srl. Sempre Puccio avrebbe gestito direttamente la ditta individuale “Salvatore Asta”, e rappresentata legalmente da Salvatore Asta stesso. Giombattista e Giovanni Puccio avrebbero invece affidato a Emanuele Melfi la GR Trade srl. Queste societa’ avrebbero gestito un traffico di rifiuti assieme ad altre persone rinviate a giudizio: Salvatore Pisani, Carmelo Vona, Salvatore Monachelli, Giovanni e Giuseppe Marceca, Benedetto Puccia, Carmelo Pluchinotta, Gianni Dimartino, Luigi Alabiso, Salvatore Cicirello, e Giuseppe Di Martino.