Giusy Pepi è stata messa sotto protezione dalla Polizia. La notizia è stata data dal capo della Squadra Mobile di Ragusa, Antonino Ciavola, durante la diretta di Chi l’ha visto?, programma di Rai 3 in onda ogni mercoledì. La Procura della Repubblica di Ragusa sta valutando se aprire un fascicolo a carico del marito, Davide Avola, per i presunti maltrattamenti in famiglia. Diversi testimoni, infatti, hanno dichiarato che Giusy era psicologicamente costretta ad una vita ritirata, in cui il marito le controllava assiduamente le sue frequentazioni o se voleva semplicemente uscire di casa. La donna, tra l’altro, non possedeva neanche un cellulare ed era costretta ad usare quello degli altri per fare le sue chiamate. Sulle motivazioni della sua scomparsa non c’è ancora chiarezza, ma Ciavola ha dichiarato: “La donna si è allontanata con una forte motivazione e ora non bisogna giudicarla ma esserle vicini e proteggerla”. Sull’ipotesi di toglierle i bambini, il dirigente aggiunge: “Il marito l’ha denunciata per abbandono di minori. Il reato può decadere se vi sono alla base forti motivazioni per aver commesso il gesto”. La donna ora si trova in una struttura protetta, dopo aver parlato per 4 ore con il pubblico ministero.
Fra le motivazioni che l’avrebbero indotta a scappare, l’ipotesi di farle riconoscere e certificare un ritardo mentale. Il marito, infatti, il giorno prima della scomparsa l’avrebbe condotta a fare una visita medica per ottenere un’invalidità in grado di farle riscuotere una pensioncina di circa 280 euro al mese. Giusy, sarebbe stata nettamente contraria. Il marito, raggiunto al telefono dall’inviato Ercole Rocchetti, ha rispedito al mittente le accuse di maltrattamenti: “Che porti le prove”, ha risposto. Intanto, oggi gli assistenti sociali hanno visitato la casa in cui l’uomo abita con i suoi cinque figli.