“La porta di casa resta chiusa? Per ora non lo so, non ci penso. Non so cosa cosa pensare”. Risponde così Davide Avola a Barbara D’Urso, in collegamento ieri pomeriggio da Vittoria insieme al figlio maggiore, Giuseppe, anche lui in diretta. La nota trasmissione del pomeriggio di Canale 5 si è occupata a lungo della vicenda di Giusy Pepi, scomparsa e poi ritrovata dopo più di un mese a Palermo, nei pressi della Caritas, mentre si trovava a vagare per la città. Ha dormito nei vagoni e ha mangiato presso l’istituto per tutto il tempo: una vita vagabonda e di stenti che, al momento, escluderebbe la presenza di qualunque presunto amante da parte della donna. Certo, rimangono molte domande a cui dare risposta: Giusy com’è arrivata a Palermo? La donna, infatti, non guida e quindi è logico pensare che qualcuno l’abbia aiutata. Ma perchè Giusy è andata via di casa? Il marito contrinua a dirsi estraneo a qualunque forma di violenza ma la Procura sta valutando se aprire un fascicolo a suo carico. Giusy al momento si trova in una struttura protetta. Il fratello Gianni, sempre durante il servizio andato in onda ieri, ha dichiarato che la donna sta bene, “ha pianto tanto e aveva paura”. Paura di cosa? Nè il fratello, nè il marito sanno dare una risposta. Forse per il certificato che avrebbe potuto mettere nero su bianco una sua disabilità? Anche in questo caso, Avola minimizza dicendo che si trattava solo di una domandina e che nulla era stato stabilito con certezza. Certo è che Avola gli aveva requisito il cellulare e che la donna conduceva una vita molto ritirata. Il figlio Giuseppe, durante la diretta, si è commosso: “Ho avuto la possibilità di incontrarla. Ci siamo abbracciati forte e non la volevo lasciare”. La mamma è sempre la mamma.