I carabinieri di Siracusa hanno arrestato, su richiesta della procura di Catania, tre persone ritenute responsabili, a vario titolo, di induzione alla prostituzione minorile e violenza sessuale continuata in concorso aggravata in danno di minori.
La complessa attività investigativa ha preso origine dalla denuncia per maltrattamenti e violenze sessuali aggravate presentata alla Procura della Repubblica di Siracusa da operatori di una comunità in cui erano state collocate le due sorelline mentre il terzo fratellino era stato affidato ad una famiglia affidataria. Una volta fuori dal contesto familiare in cui avevano vissuto in condizione di assoluto degrado e di abbandono, di malnutrizione, di carenze igienico – sanitarie, i tre minori hanno effettuato, autonomamente l’uno dall’altro e in contesti separati, le medesime rivelazioni facendo emergere il loro drammatico vissuto caratterizzato da abusi sessuali reiterati nel tempo da parte degli indagati con la complicità della madre.
L’ indagine ha svelato come la madre, disoccupata, facesse abitualmente prostituire i tre figli ponendoli a disposizione degli arrestati in cambio di corrispettivi in denaro: uno dei due arrestati era militare dell’Arma dei Carabinieri all’epoca in servizio nella Stazione del Comune di residenza della donna e delle vittime.
Dalle indagini condotte è emerso che le violenze sessuali sono avvenute in un arco temporale ricompreso tra il 2014, epoca in cui le vittime avevano l’ età di 3, 4 e 7 anni, e il mese di ottobre 2016, momento a partire dal quale i minorenni sono stati sottratti alla potestà genitoriale della madre.
La misura carceraria è stata applicata alla madre dei minori, ad un carabiniere in servizio nel centro abitato in cui si sono svolti i fatti e al consuocero della madre dei minori.