La Polizia di Stato arresta 2 ladre e truffatrici.
Si recavano a casa di donne anziane fingendosi medici dell’A.S.P. che dovevano effettuare visite mediche ai fini pensionistici.
Carpita la fiducia delle vittime chiedevano di andare in bagno per spogliarsi, una delle donne restava con l’anziana e nel contempo l’altra complice frugava per cercare oggetti in oro e denaro.
Numerose le vittime a Ragusa e provincia, non si esclude che molte donne non abbiano denunciato per vergogna di essersi fidate di queste truffatrici.
Sono state arrestate Giuseppina Fiaschè, nata a Siracusa, 19 anni e Crescimone Veronica nata a Siracusa, 29 anni, entrambe residenti in provincia di Siracusa, per furti aggravati commessi ai danni di donne anziane, con l’ulteriore aggravante di essersi finte Pubblici Ufficiali dell’ASP.
In primavera ed estate di quest’anno, gli uomini della Polizia di Stato avevano registrato numerosi furti consumati ai danni di anziane signore con lo stesso modus operandi.
Le vittime narravano di aver ricevuto visite in casa da parte di una o due donne che si presentavano come medici dell’ASP e che dovevano effettuare una visita medica per la pensione e l’esenzione dal pagamento del ticket.
Le anziane signore, frastornate dalle tante parole di queste due donne apparentemente distinte, si fidavano delle loro aguzzine facendole entrare in casa.
Una volta all’interno dell’abitazione le complici procedevano ad effettuare un’anamnesi facendo finta di appuntare il tutto su un fantomatico libretto sanitario che avrebbero rilasciato al termine della visita medica.
Dovendo quindi procedere alla visita invitavano le vittime ad andare in bagno e spogliarsi togliendo ogni oggetto in oro, comprese le fedi nuziali.
Nelle more dell’assenza delle vittime, le due donne cercavano altri oggetti in oro e denaro nelle stanze ed al ritorno della signora erano già sparite. In alcuni casi quando non trovavano nulla aspettavano il ritorno delle vittime per farsi consegnare denaro con la scusa di dover pagare alcune somme per ottenere il rimborso delle spese mediche.
Le due donne erano specializzate in furti e truffe, tanto da annoverare numerosissimi precedenti penali dello stesso tipo.
Le due complici ogni volta che entravano in casa fingevano di compilare un libretto sanitario (poi rivelatosi un normale quaderno). Da questa descrizione della dinamica dei fatti, gli investigatori hanno richiesto l’intervento della Polizia Scientifica che dopo accurati controlli ha rilevato un’impronta palmare su uno dei quaderni lasciati in casa di una delle anziane.
Da quell’impronta si è risaliti all’identità di una delle complici ma bisognava individuare anche l’altra donna, pertanto la Squadra Mobile ha dato avvio all’analisi delle immagini degli impianti di video sorveglianza. Da questa analisi è emerso che le due complici “agganciavano” le vittime quando ancora fuori casa, seguendole da uffici postali e farmacie dove le anziane avevano poco prima comprato i farmaci. Erano così “gentili” da accompagnarle fino in casa ma questi movimenti sono stati tutti ricostruiti dai poliziotti della Squadra Mobile.
Dalle indagini è stato possibile risalire anche alla fiat panda bianca utilizzata per raggiungere la provincia di Ragusa e per guadagnare la fuga subito dopo i reati commessi. E’ stata disposta la misura cautelare a carico delle donne autrici dei numerosi furti aggravati.
La truffa del falso medico per la commissione di numerosi reati di furto è purtroppo comune e miete ogni anno tante vittime sempre anziane e solitamente sole in casa.