“Non perdiamo la tuma persa”: sta diventado virale sui social l’appello che chef e persone che a vario titolo fanno parte del mondo dell’enogastronomia siciliana affinchè ci si adoperi per salvare la Tuma Persa.
La Sicilia enogastronomica si muove in favore di Salvatore Passalacqua che rischia di chiudere la sua attività.
La tuma persa è un formaggio buonissimo che rischia di non essere prodotto mai più a causa di una frana che rende impossibili i collegamenti tra il piccolo caseificio di Salvatore Passalacqua e il resto della Sicilia.
Castronovo, il paese in provincia di Palermo dove si produce la Tuma Persa, è in ginocchio a causa di uno smottamento avvenuto durante le alluvioni del 3 Novembre ma nessuno sembra in grado di trovare una soluzione. la Tuma Persa viene prodotta in circa 8 mila forme all’anno e a causa di qualche assurdo rimpallo burocratico rischia di scomparire per sempre, nonostante Salvatore Passalacqua la produca da 18 anni. A causa della frana, infatti, il latte non arriva in azienda e il prodotto non può essere consegnato. Il mondo dell’enogastronomia ragusana, tra cui lo chef del ristorante Mùrika, Giorgio Cicero (ma come lui, anche tantissimi altri chef hanno deciso di aderire alla campagna social), si sta muovendo per salvare l’azienda. Ma l’invito è aperto a tutti. Partecipare è facile: basta prendere un foglio o un cartello e scrivere #Savetumapersa, fare una foto o un video e metterci la faccia. Poi si deve ricondividere tutto usando l’hashtag #Savetumapersa.