Decreto di citazione diretta a giudizio dinanzia al giudice monocratico per l’ex sindaco di Vittoira, Giuseppe Nicosia, per tre assessori e per quattro dirigenti per una vicenda legata al monitoraggio e al controllo della discarica di contrada Pozzo Bollente. Il decreto è stato disposto dal Pm Gaetano Scollo. Coinvolti anche i tre ex assessori con delega all’Ecologia e all’Ambiente (anche loro compariranno davanti al giudice monocratico, Elio Manenti), ovvero Filippo Cavallo, Vincenzo Cilia Paolo Nicastro e quattro dirigenti. Secondo il Pm ognuno avrebbe omesso, nel proprio ruolo di competenza, misure di prevenzione, monitoraggio e messa in siruezza della discarica Pozzo Bollente sia durante la gestione dell’impianto, sia durante il cosiddetto post-mortem. Ciò avrebbe procurato l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee delle aree circostanti. Giuseppe Nicosia, raggiunto telefonicamente, ha commentato e precisato alcune incongruenze circa questa delicata faccenda: “Ho ricevuto la notifica a fine agosto. Purtroppo è uno di quei procedimenti senza udienza preliminare altrimenti sarebbe già stata risolta positivamente per me e tutti gli altri assessori e dirigenti. Sul punto in questione, ho difeso e rappresentato gli interessi del territorio e denunziato il danno ambientale a suo tempo e deliberato anche una causa di risarcimento danni nei confronti dell’Ato ambiente. Mi meraviglio che vengano indicati anche i soggetti del Comune che nulla hanno a che vedere con l’Ato, che dal 2007 ha la gestione della discarica, e quindi è l’Ato a dover rispondere del risanamento e della chiusura. Non vedo cosa c’entri il Comune che semmai è parte lesa e da parte lesa io avevo preteso e ottenuto che la Regione predisponesse i progetti di risanamento della discarica che in parte erano stati effettuati, a suo tempo, proprio dall’Ato ambiente”.