Una lezione storica che è molto più di una lezione. E’ il racconto di uno studioso appassionato della propria terra, profondo conoscitore della storia e delle storie che la animano, in grado di catturare l’attenzione di chi lo ascolta. E così ancora una vola il prof. Giorgio Flaccavento, studioso locale, ha colto nel segno, animando, ieri sera, la serata culturale che ha fatto da corollario al previsto appuntamento del presepe vivente nel centro storico superiore. All’interno della chiesa dell’Ecce Homo, il professor Flaccavento si è soffermato a descrivere con minuzia di particolari l’architettura dell’edificio di culto, gli antichi mestieri di una volta, parlando delle tradizioni da rivivere, citando letterati che non hanno bisogno di presentazioni come il Pitrè, Amabile Guastella e Vann’Antò, facendo riferimento a una serie di stralci letterari che hanno entusiasmato l’assemblea. E poi, naturalmente, Flaccavento si è soffermato sulla nascita del quartiere degli “acciumari” tutto attorno alla chiesa che da sempre rappresenta uno dei punti di riferimento principali del centro storico superiore della città. Intanto, proseguono con grande successo le repliche del presepe vivente del centro storico superiore promosso dai parrocchiani e dai residenti del quartiere. Le rappresentazioni continuano a richiamare visitatori provenienti da ogni dove e, anche ieri, le presenze registrate sono state nell’ordine delle centinaia. E poi, ogni serata ha una sua caratterizzazione specifica. Se ieri i riflettori sono stati puntati sulla storia dell’Ecce Homo con la conferenza del prof. Flaccavento, oggi ci penseranno gli orchestrali dell’associazione culturale musicale San Giorgio 1892 ad allietarla con le “Dolci note di Natale” mentre martedì 1 gennaio spazio sarà dato al prof. Gianni Carfì e alla sua chitarra. Inoltre, durante la visita, è possibile degustare piatti tradizionali tipici del territorio ragusano: dalla ricotta caura ai viscotta sciuti ra machina, dai mitilugghi ai ciciri, dal biancu mangiari al pani cu l’ova al pani cunzatu. Insomma, tutto è stato organizzato per assicurare la massima serenità ai visitatori. L’ingresso è libero e gratuito. Per informazioni è possibile contattare lo 0932.621778 oppure il 333.7211109.