L’avvocato Emanuela Tumino è il nuovo presidente dell’ordine forense di Ragusa e ha già raggiunto ben due primati: è la prima donna in assoluto a ricoprire la carica di presidente a Ragusa ed è la prima ragusana ad essere stata eletta dopo 45 anni. A votare sono stati 815 avvocati del foro di Ragusa su 1071 aventi diritto con una percentuale del 76%. “E’ stato davvero un bel risultato sia da un punto di vista personale che per tutti gli altri consiglieri uscenti, visto che sono stati riconfermati tutti e otto. Sono contenta del fatto che ci sia una bella rappresentanza femminile nel consiglio e che sia rappresentativo di tutto il territorio: fra i 15 consiglieri, infatti, 5 sono di Ragusa, 5 di Modica, 4 di Vittoria e 1 di Comiso. Abbiamo equilibrato il consiglio sia nel genere che nel territorio ed è rappresentativo di tutti gli ambiti dell’avvocatura”. Ma quali sono gli obiettivi che l’avvocato Tumino si propone per i suoi quattro anni di mandato? Le idee sembrano già chiare: “Già durante il precedente consiglio mi ero occupata di alcuni aspetti, in particolare della scuola forense, che da aprile sarà obbligatoria per tutti gli aspiranti avvocato. E’ una delle idee su cui ho sempre lavorato. Vorrei istituire, infatti, una scuola forense al Tribunale di Ragusa. Mi piacerebbe, inoltre, poter di nuovo istituire la camera civile. Vorrei che il consiglio sia aperto e dinamico, capace di aprire le porte a tutti, giovani, meno giovani, donne e uomini”. Perché è così importante una scuola forense? L’avvocato Tumino non ha dubbi: “In questo momento i nostri aspiranti avvocati vanno fuori a seguire la scuola. L’interesse è quello di formare noi stessi i nostri giovani colleghi. Ci siamo fatti perdere l’occasione di mantenere la facoltà di giurisprudenza a Ragusa, cerchiamo di mantenere almeno la formazione. Tra l’altro, quasi tutti i consigli dell’ordine hanno la scuola forense e dato che noi adesso siamo accorpati a Modica non siamo più un piccolo foro, abbiamo le forze e le competenze giuste per formare i nostri giovani aspiranti avvocati”.