Finirà di scontare gli arresti ai domiciliari Salvatore Lo Presti, 75 anni, l’uomo che ha ucciso Gianna Nobile, 53 anni, sposata e mamma di tre figli, a cui sparò nel 2013 alla scuola “Pappalardo” di Vittoria. Doveva uscire dal carcere il 19 febbraio del 2029. L’ex bidello, affetto da gravissime patologie cardiache, aveva chiesto lo scorso novembre di essere ammesso al più favorevole regime della detenzione domiciliare. Il magistrato dell’Ufficio di sorveglianza di Siracusa ha accolto tale richiesta l’11 gennaio scorso, giudicando le condizioni di salute di Lo Presti incompatibili con il regime carcerario. Aveve anche da poco subito al policlinico Vittorio Emanuele un complesso e delicato intervento di rivascolarizzazione miocardica.
La sentenza concesse l´attenuante della semi infermità mentale all´imputato, il quale si invaghì, senza mai essere ricambiato, della professoressa e per questo l’avrebbe uccisa.