“La vita ha valore se si vive per qualcuno e per qualcosa. Noi abbiamo il dovere di dare valore alla vita”. Con questa frase Salvatore Cuffaro, per gli amici Totò (come lui stesso ama farsi chiamare), ha firmato la pergamena dell’Enoteca Gastronomica Mattei. E’ questa l’usanza del locale di Salvatore Faviana: far lasciare a tutti gli avventori una frase, un ricordo, una massima che in qualche modo riassuma il proprio vissuto. Ieri sera, un evento importante si è svolto a Vittoria: Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione siciliana e oggi filantropo, uomo dedito al volontariato e alla gestione di un’azienda agricola di 100 ettari a San Michele di Ganzeria, ha presentato e fatto conoscere i propri vini durante un evento esclusivo organizzato dall’Enoteca vittoriese. La serata è iniziata intorno alle 21 ed è terminata all’una del mattino. Totò Cuffaro è un uomo divertente, un oratore nato, una persona dalla battuta pronta e di grande umorismo. Già dalle 19 moltissima gente si era radunata nei pressi dell’Enoteca solo per avere il piacere di salutarlo. Poi, l’arrivo: “Mi chiamo Salvatore Cuffaro, ma per gli amici e per tutti sono Totò. Sono già stato presidente, quindi non mi siederò al tavolo presidenziale, ma in mezzo a voi”, ha detto quando gli è stato offerto il tavolo d’onore. A presentare la sua splendida azienda, il responsabile di zona, Gianfranco Artale. Poi, Totò Cuffaro ha parlato della sua esperienza di vita, delle vicende che lo hanno visto coinvolto, di quando è stato presidente della Regione e della sua nuova esperienza in Burundi. L’anno prossimo, infatti, ha annunciato che saranno piantate molte vigne in Africa proprio per dare lavoro a questi ragazzi che per bere dell’acqua pulita, ogni giorno, sono costretti a fare anche 50 km. Totò Cuffaro ha saputo affabulare, raccontare, emozionare, in una serata che tutti gli ospiti hanno definito “divertente”. E poi, la degustazione dei suoi splendidi vini, abbinati ai piatti preparati dallo chef Gabriele Gueli.
Il Bianco di Ida IGP Sicilia, ovvero un bianco frizzante, fresco e profumato, ottenuto con uve Grillo e Zibibbo. Prende il suo aroma dalle piante di zafferano coltivate attorno alla tenuta.
Poi, lo Spumante Brut “Lele”: prodotto da uve a bacca rossa vinificate in bianco con un breve contatto con le bucce, assume un caratteristico e piacevole colore rosato. La successiva spumantizzazione gli conferisce un perlage setoso, delicato con un gusto fragrante e fresco. Lo spumante è stato abbinato a delle entrée di arancine, un tris: alla beccafico, al nero di seppia, al capuliato e ricotta salata.
Per il primo e il secondo, sono stati degustati i due cru dell’azienda: il Vigna Persa e il Philotes. Il Vigna Persa è un vino tutto nuovo da scoprire. Si tratta di un vino rosso ottenuto dalla vinificazione delle uve rosse stramature prodotte nei vecchi ceppi della Vigna Persa; alla vista si tratta di un bel rosso intenso, al naso, i sentori fruttati richiamano alla mente la ciliegia matura, la prugna e la marasca. E’ un vino eclettico ed Istrione che ci riporta al desiderio delle cose lasciate nella memoria del tempo. E’ stato abbinato ad un risotto con salsiccia di maialino degli iblei.
Per finire, il Philotes Etna Rosso: vino ottenuto dalle vigne di nerello mascalese e nerello cappuccio, coltivati nelle terre di origine vulcanica. Vino di Grande Struttura, caldo e vellutato, invecchiato nelle botti di Rovere di Slovenia. Ideale da abbinare agli arrosti di carni rosse e selvaggina. E’ stato abbinato ad una meravigliosa porchetta da 15 kg.
La cena è finita con un dolce: arancine con fico e cannella in abbinamento ad una mousse di ricotta.
Per tutti, una serata indimenticabile.