88 anni e non sentirli. The Mule – Il corriere, è il nuovo film di Clint Eastwood impegnato sia alla regia che nel ruolo di protagonista. L’età avanzata non sembra aver scalfito minimamente le sue doti di attore e di regista e anche stavolta ci regala un pezzo di storia americana non convenzionale e dalla morale per nulla scontata. Ci troviamo in Illinois: Earl Stone, di professione orticoltore, è costretto a chiudere la sua attività per via dell’avvento di internet. Soffocato dai gravi disagi economici, si ritrova quasi per caso a trasportare droga al confine con il Texas per il cartello di Sinaloa. Earl Stone diventa uno dei corrieri di maggior successo della storia del trasporto della droga messicana: la sua età non dà nell’occhio, è un guidatore prudente e a tratti imprevedibile, visto che non rispetta minimamente la tabella di marcia e fa spesso delle soste per andare a trovare gli amici o per dormire e mangiare. Ma prima o poi, la sua “carriera” di corriere della droga è destinata a finire. Il film è tratto da una storia vera e ci racconta la vicenda di un uomo che per anni ha trascurato la famiglia, gli amici, il tempo libero, gli affetti, solo per il lavoro. Un lavoro, tra l’altro, decisamente originale, visto che sostanzialmente è un uomo la cui attività principale è quella di guardare sbocciare i fiori. A causa di questo suo modo di essere, negli anni ha perso l’amore della moglie e della figlia, la quale ormai non gli parla più. The Mule è un racconto non scontato su come un uomo, a 88 anni, possa trovarsi nelle condizioni di dover sopravvivere e di dover fare un lavoro che tutto sommato non capisce fino in fondo ma che è necessario per la sopravvivenza sua e della sua famiglia. Paradossalmente, Stone si riscatta agli occhi dei suoi familiari facendo il corriere della droga, visto che sarà proprio durante uno di questi viaggi che si renderà conto del valore del tempo da trascorrere con chi si è amato. La prova di Eastwood è notevole: di certo, non nasconde la sua età, anzi ne è quasi compiaciuto.
Un film interessante, sicuramente uno dei migliori di Easwood degli ultimi anni e un’ennesima conferma del grande divo che è stato e che continua ad essere. Da vedere.