A seguito degli eccezionali eventi burrascosi avvenuti domenica 24 febbraio u.s., la nave mercantile denominata “HOEGH LONDON”, n° IMO 9342205, di bandiera norvegese, lunga 228 mt. ed adibita al trasporto di autoveicoli, proveniente dal porto di Tangeri (Marocco) e diretta verso la Turchia, nel corso della navigazione in prossimità della costa iblea, a causa del forte mare e vento imperversanti ed in costante aumento, ha richiesto assistenza al Comando della Capitaneria di Porto di Pozzallo.
Una volta autorizzata la sosta nella rada del porto di Pozzallo, lunedì 25 febbraio una commissione tecnico-amministrativa di militari di questo Comando si recava a bordo dell’unità per effettuare dei controlli finalizzati alla tutela della sicurezza della navigazione, con particolare riferimento alla verifica degli eventuali danni al carico ed alla nave, così come comunicati dal Comando di bordo.
La predetta visita si concludeva nella mattinata odierna e consentiva di accertare, oltre a numerosi ed evidenti danni occorsi agli autoveicoli caricati, anche la presenza di una fessurazione nella paratia di sinistra, in prossimità della linea di galleggiamento della stiva n° 3, causata dal forte urto avvenuto con il carico trasportato nel corso della navigazione in condimeteo avverse, che ha determinato l’entrata di acqua di mare nella predetta stiva, provocando lo sbandamento dell’unità di alcuni gradi a dritta.
Al fine di tutelare la sicurezza della navigazione, scongiurare un ulteriore incremento del danno rilevato nella paratia della nave e tutelare l’ambiente marino da potenziali inquinamenti, questa Autorità Marittima ha autorizzato nel primo pomeriggio odierno la predetta unità navale ad entrare in porto per ormeggiare temporaneamente in banchina commerciale, con l’ausilio dei Piloti, di tre rimorchiatori e degli ormeggiatori.
L’ingresso è stato consentito per effettuare le prime urgenti riparazioni che saranno ritenute necessarie e concordate con il Registro di classifica della nave e lo Stato di bandiera, al fine di permettere alla nave di ripristinare la propria normale stabilità e galleggiabilità, in modo da lasciare quanto prima il porto di Pozzallo per dirigere verso uno scalo dotato di adeguati cantieri navali per le definitive riparazioni che si riterranno necessarie.