Petralia Soprana, piccolissimo Comune in provincia di Palermo e Borgo dei Borghi 2019. Un delizioso paesaggio montano, immerso nelle Madonie: clima rigido, freddo quasi tagliente, strade lastricate di ciottoli antichi e su tutto un sapore di autentica semplicità. Si ha come l’impressione di vivere in un posto immaginario, al confine fra il nulla e l’addio. Eppure questo borgo così speciale, che vi consigliamo di andare a visitare se ne avete l’occasione, racchiude in sé una tradizione culinaria ancora incontaminata. E’ la vera essenza dello slow food, del “mangiare lentamente”. Ed ecco allora che un giorno decidiamo di andare a visitare questo meraviglioso angolo di Sicilia e ci fermiamo a pranzo in una piccola trattoria: “Da Salvatore”. Salvatore è un’istituzione a Petralia e fino a pochi anni fa era lui l’unico ristoratore del paese. La sua cucina è semplice ma ha qualcosa di affascinante: la tradizione ancora incontaminata. Il posto ha pochi coperti e ci si sente subito in famiglia. Decidiamo di provare il giro di antipasti speciale della casa e un secondo. Il giro di antipasti è composto da verdure e formaggi, tutte specialità della zona, dalla saporita ricotta di pecora al cavolo viola, passando per la classica caponata ai deliziosi funghi ripieni. Come secondo, abbiamo deciso di prendere un piatto tipico della zona: castrato. Mai scelta fu più azzeccata: la carne era tenera, succosa, grassa al punto giusto e, cosa particolarmente gradita, l’osso conteneva ancora il midollo. Un castrato preparato davvero a regola d’arte che in trattoria viene cucinato in una enorme griglia sempre attiva. Come contorno, patate arrosto. Per finire, un dolce sfizioso: torta di pistacchio.
Il prezzo? Assolutamente onesto: 40 euro in due, compreso un quartino di vino locale e acqua.
Se andate a Petralia Soprana non perdetevi la possibilità di gustare un pezzo di territorio.